Con l’odierna udienza stamane prende il via il processo in appello a carico di Tuccio Agatino, condannato in primo grado alla pena massima dell’ergastolo e Salvatore Di Mauro a 23 anni, per l’omicidio del pizzaiolo giarrese Dario Chiappone, ferocemente ucciso a coltellate in via Salvemini a Riposto, il 31 ottobre del 2016.
Si rammenta infatti, che per questo omicidio sono state emesse ed eseguite altre due ordinanze di custodia cautelare.
Una nei confronti di Antonino Marano “il killer delle carceri”, ritenuto secondo l’accusa uno degli esecutori materiali dell’omicidio ed un’altra, nei confronti di Paolo Censabella e Benito La Motta. Stamane in aula sono presenti: Tuccio Agatino assistito dai legali Enzo Iofrida e Vanessa Furnari, per Salvatore Di Mauro, ancora latitante, l’avv. Cristoforo Alessi e, per le parti civili, l’avv. Michele Pansera e Rosario Fabio Grasso.
Dopo la relazione del giudice relatore è stata esaminata la sentenza di primo grado e i motivi di appello (imputati Di Mauro e Tuccio). Il procuratore generale ha chiesto la produzione dell’ordinanza di custodia di Nino Marano, Benito La Motta e gli atti dell’operazione “Iddu”. La difesa ha chiesto un termine per esaminare la corposa documentazione e di sentire la testimone oculare che si trovava insieme alla vittima. Il procedimento è stato rinviato al 15 aprile prossimo.