Se si chiedesse a un gruppo di persone provenienti da diverse parti del mondo di indicare quello che è, per loro, il biscotto più noto in assoluto, con ogni probabilità la maggioranza delle risposte sarebbe “Oreo“.
I biscotti Oreo ricoperti di cioccolato ad esempio sono una vera istituzione, essendo famosi praticamente in tutti i continenti e ormai molto conosciuti ed apprezzati anche in Italia.
I numeri, d’altronde, lasciano poco spazio a dubbi: con oltre 490 miliardi di pezzi venduti, gli Oreo sono i biscotti più acquistati del XX secolo.
Grazie ad American Uncle, un negozio specializzato in comfort food e prodotti provenienti dagli Stati Uniti d’America, si potranno ricevere presso il proprio domicilio alcuni dei gusti più sfiziosi e gustosi delle proposte Oreo. Inoltre, sfogliando le pagine del negozio online si possono scovare una serie di chicche importate dagli States come le proposte DR Pepper e Reeses.
Oreo, inconfondibili biscotti al cacao con ripieno alla vaniglia
Gli Oreo hanno un aspetto semplice e goloso e sono formati da due croccanti biscotti rotondi al cacao che racchiudono uno strato di vaniglia, ricreando quel contrasto bianco-nero che è il tratto distintivo più tipico di questi dolci.
Il brand Oreo, forte di una fama internazionale ampiamente consolidata, ha recentemente iniziato a lanciare delle suggestive varianti della versione “base”, le quali non solo hanno ottenuto ottimi riscontri di mercato, ma hanno anche contribuito ad incrementare gli acquisti di Oreo classici.
Delle tante varietà di Oreo, tuttavia, parleremo in seguito, ora soffermiamoci sulla storia di questi biscotti che, oltre ad essere antica, è anche suggestiva e vede protagonista uno screzio professionale tra due fratelli.
La nascita della National Biscuit Company e le diverse visioni dei fratelli Loose
Tutto ebbe inizio nel lontano 1898, quando negli Stati Uniti fu fondata la National Biscuit Company: tale azienda nacque dalla fusione di 3 biscottifici e a capo di uno di questi vi erano due fratelli, Jacob e Joseph Loose.
Jacob, contrario al compimento della fusione, scelse di uscire dall’azienda per fondarne una autonomamente, di conseguenza divenne a tutti gli effetti un concorrente del fratello Joseph.
La National Biscuit Company, appartenente anche Joseph Loose, riuscì subito a sviluppare un buon business, e la cosa non deve stupire, trattandosi di un’azienda già piuttosto grande e ben strutturata, Jacob Loose invece partì da zero e fondò l’azienda Loose-Wiles Biscuit Company, che successivamente acquisì la denominazione Sunshine Biscuits.
Jacob Loose presenta il biscotto Hydrox
Ma chi fu, quindi, ad inventare il biscotto Oreo?
Ebbene, il merito di questa creazione che avrebbe poi riscosso un enorme successo nei decenni successivi fu di Jacob, il quale tuttavia dovette accontentarsi, è proprio il caso di dire, delle briciole, dato che il vero business fu fatto dalla società del fratello.
Nel 1908, infatti, il coraggioso Jacob mise sul mercato un innovativo biscotto che aveva tutte le caratteristiche dell’odierno Oreo, ovvero due scure cialde al cacao che racchiudevano della bianca crema alla vaniglia.
Questo biscotto, che fu battezzato Hydrox, riscosse subito un successo importante, ma il fratello Joseph non rimase a guardare.
Joseph Loose lancia gli Oreo copiandoli dagli Hydrox
Appena 4 anni più tardi infatti la National Biscuit Company lanciò sul mercato 3 nuovi biscotti per festeggiare il decimo anno di attività, e uno di questi era praticamente uguale all’Hydrox di Jacob.
Questo biscotto aveva appunto il nome di Oreo e non tardò ad avere la meglio su Hydrox: in questa fase fu decisivo il maggior blasone dell’azienda National Biscuit Company, nonché il fatto che potesse investire molto di più in campagne di marketing.
Nell’arco di pochi anni, dunque, il biscotto di Jacob dovette soccombere e molti consumatori iniziarono perfino a credere che Hydrox non fosse altro che una copia di Oreo, quando in realtà era l’esatto opposto.
Da allora la National Biscuit Company, che in seguito acquisì l’odierna denominazione Mondelēz International, non ha praticamente mai smesso di crescere; gli Oreo sono stati oggetto di piccole modifiche, ma non si sono mai snaturati nelle loro caratteristiche principali.
Gli Oreo oggi: tantissime diverse varietà
Oggi Oreo è un brand di fama mondiale e la società che lo detiene dimostra di essere molto competitiva ed innovativa a livello di marketing: nella sua storia più recente, infatti, Mondelēz International ha iniziato a commercializzare gli Oreo in tantissime diverse varianti, pur conservando quella “storica”.
In commercio si possono infatti trovare, ad esempio, varietà particolarmente sottili, ricoperte di cioccolato, senza glutine e con tante diverse tipologie di crema, da quella ai marshmallow a quella alla menta, inoltre il brand consente addirittura di ordinare sul suo e-commerce ufficiale delle versioni personalizzate, customizzabili direttamente online.
Vanno sempre a ruba, inoltre, le Limited Edition: una delle più recenti è quella dedicata al nuovo disco di Lady Gaga, nel 2020 invece è stata lanciata un’edizione limitata molto “italiana”, dedicata all’influencer Chiara Ferragni.
Cosa ne è stato dei biscotti Hydrox?
Gli Oreo, dunque, sono oggi primi al mondo, ma cosa ne è stato dei “cugini” Hydrox?
La loro posizione nel mercato è rimasta sempre marginale e nonostante ci siano stati alcuni tentativi di farli riemergere, su tutti quello compiuto nel 2015 da Kellogg’s dopo aver acquistato la società Sunshine Biscuits, sono definitivamente usciti di produzione.