Nuova strigliata dalla Corte dei conti. Al Comune di Giarre è stata recapitata la delibera dei magistrati contabili in ordine alla verifica, nell’ambito del controllo di legittimità e di regolarità della gestione, del funzionamento dei controlli interni ai fini del rispetto delle regole contabili e dell’equilibrio di bilancio dell’ente locale.
Per gli esercizi 2017 e 2018, il magistrato istruttore, ha rilevato in un precedente deferimento, “la mancata produzione dei report relativi al controllo di gestione ed al controllo strategico”.
Il Comune di Giarre, nella replica ha fatto notare “come sia stato impossibile produrli, perché era stata introdotta in quegli stessi anni una riforma organizzativa consistente in una totale digitalizzazione dell’attività amministrativa che, modificando tutti i parametri di raffronto, aveva reso conseguentemente non omogenei i dati dei due anni in questione e dunque non significativi i loro rispettivi valori, da ciò era derivata la mancata produzione degli stessi”.
In linea generale La Corte dei conti, ha accertato, relativamente al referto sui controlli interni 2017 e 2018 del Comune di Giarre, “l’inadeguato funzionamento del sistema dei controlli interni, invitando l’ente a proseguire ed incrementare le azioni correttive già intraprese od in programma, e l’Organo di revisione a vigilare sulla legittimità degli atti adottati ed in corso di adozione”
“La deliberazione n. 27/2021 della Corte dei Conti sezione Controllo ancora una volta ha evidenziato diverse incongruenze e lacune che riguardano soprattutto l’inadeguato funzionamento del sistema dei controlli interni ai quali l’attività amministrativa deve essere sottoposta – commenta il consigliere Leo Patanè -. I magistrati contabili in buona sostanza chiedono al Comune di adottare diverse misure correttive ed a tal proposito ho appreso che gli Uffici competenti, a seguito della notifica della predetta Deliberazione, stanno predisponendo un nuovo Regolamento del Sistema dei controlli interni che dovrà essere poi approvato dal Consiglio Comunale.
Secondo Patanè “l’assenza di un Ragioniere Generale sicuramente aggrava la gestione finanziaria dell’Ente. Tuttavia, nonostante il dissesto in essere, il Sindaco avrebbe potuto e dovuto ovviare a tale mancanza avvalendosi di esperti contabili che avrebbero consentito un’azione amministrativa improntata ai principi cardini dell’efficacia, efficienza ed economicità. Mi auguro quindi che a breve l’Amministrazione Comunale, tramite gli uffici competenti, apporterà i correttivi richiesti dalla Magistratura Contabile, evitando ulteriori incongruenze e lacune che potrebbero condurre a conseguenze ben più gravi di quelle evidenziate dalla Corte dei Conti”.