Giarre, controlli contabili interni: un disastro. La III Commissione: "Il Comune non ha superato i profili di criticità" -
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Giarre, controlli contabili interni: un disastro. La III Commissione: “Il Comune non ha superato i profili di criticità”

Giarre, controlli contabili interni: un disastro. La III Commissione: “Il Comune non ha superato i profili di criticità”

La Corte dei conti nei giorni scorsi, con propria comunicazione, ha reso noto l’esito dell’adunanza, in video conferenza in ordine alla verifica, nell’ambito del controllo di legittimità e di regolarità della gestione, del funzionamento dei controlli interni ai fini del rispetto delle regole contabili e dell’equilibrio di bilancio dell’ente locale.

Per gli esercizi 2017 e 2018, il magistrato istruttore, ha rilevato in un precedente deferimento, “la mancata produzione dei report”.

La III Commissione Consiliare Bilancio e finanze presieduta da Giannunzio Musumeci ha analizzato la deliberazione dei magistrati contabili, constatando come l’Ente non abbia superato i profili di criticità; infatti dalla disamina della delibera, sono rimaste irrisolte, dall’amministrazione, una serie di significative carenze e criticità, nonostante la corposa memoria depositata nel luglio scorso.

“In particolare – afferma Musumeci – sono rimaste immutate le criticità relative all’inadeguato funzionamento del sistema dei controlli interni, all’inadeguata funzionalità del controllo di gestione, del controllo strategico e di quello sugli organismi partecipanti, nonché dei progetti di implementazione del controllo di qualità dei servizi erogati”.

“La III Commissione si rammarica soprattutto sul controllo di qualità dei servizi, dove nonostante emergano miglioramenti sulla sua gestione – si legge in una nota – deve essere implementato ed esteso ad altri ambiti di attività, in quanto tale servizio assicura all’Amministrazione la possibilità di costruire un modello di relazione costruttivo con i cittadini basati sulla capacità di fornire risposte tempestive ed adeguate ai bisogni della popolazione. Preso poi atto del cambio di rotta dell’Ente e del lodevole tentativo di superare le problematiche evidenziate dal Magistrato istruttore, non può rilevarsi come tali realizzati. Ad oggi siano ancora insufficienti in quanto le deduzioni rese dall’Ente non devono considerare chiariti i rielivi mossi”.

 

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