Il quadro politico giarrese continua ad essere confuso tra voci che si rincorrono ed aspiranti candidati Sindaci ufficiali ed ufficiosi che elaborano strategie e possibili alleanze. Molti interessi si concentrano a Macchia. Tra tira e molla e tentennamenti. Leo Cantarella non si schioda. E il rinvio delle elezioni in autunno alimenta i dubbi.
n questa cornice c’è chi ha nel frattempo lanciato un progetto chiaro e condiviso da coloro che hanno aderito e continuano ogni giorno ad aderire con il loro apporto di idee e contenuti, e con il coinvolgimento di professionisti, consulenti, imprenditori, operai, tutti accomunati da un solo obiettivo, quello di “cambiare Giarre”. Un progetto che al momento vede come aspirante sindaco, l’avv.Leo Patanè.
Al momento tre liste civiche competitive (ProgettiAmo Giarre – NOI per GIARRE – GIARRE attiva) sono pronte a scendere in campo per dare attuazione al programma, rimanendo comunque aperti al confronto ed al dialogo con tutte le forze politiche che abbiano a cuore il futuro di Giarre.
“In un periodo di grande crisi, e soprattutto considerato lo stato di dissesto in cui versa il nostro Comune, servono competenze giuridiche e amministrative – afferma il consigliere Patanè – oltre ad impegno e passione per lo sviluppo del proprio territorio.
Per quanto mi riguarda, metto quindi a disposizione le mie competenze professionali, acquisite nell’ambito della Pubblica Amministrazione come Avvocato e Consulente di diversi Enti Pubblici, oltre a quelle di Consigliere Comunale”. La campagna elettorale è appena iniziata e al momento sono i colori a prevalere su tutto: l’arancione del Covid e il nero della cenere vulcanica.