Oggi 10 aprile ricorre il trentennale della strage Moby Prince volta a ricordare uno dei più gravi disastri marittimi che si è consumato nel post dopo guerra in Italia, precisamente nelle acque antistanti il porto di Livorno, dove il traghetto Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo sono venuti a collidere per cause ancora non accertate , causando 140 vittime tra uomini di cui due ripostesi, donne e bambini, arsi vivi anche a causa di inadeguate operazioni di soccorso. “Per cercare di tenere alta l’attenzione che va riservata alla commemorazione di una tragedia di così grande rilievo, assetata di verità e giustizia, il Comune di Riposto – afferma l’assessore alla Cultura Paola Emanuela – parteciperà oggi pomeriggio alla commemorazione che, nel rispetto della normativa anticovid è stata organizzata dal Comune di Livorno in modalità web”.

“Quella del Moby Prince fu una strage, non una tragedia del mare. Ormai non ci sono dubbi – commenta il sindaco di Riposto Enzo Caragliano -; purtroppo, per arrivarci, ci sono voluti trent’anni. E non sono bastati a fare chiarezza su tutti gli inquietanti interrogativi posti da quella notte da incubo. E’ giusto che i parenti delle vittime, tra cui due ripostesi (uno dei quali mio figlioccio), abbiano finalmente giustizia. Anche la nostra comunità è stata profondamente toccata da questa immane tragedia e ricerca senza soste la verità”.