Gettonopoli al Comune di Giarre: arriva il "conto salato" per i consiglieri -
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Gettonopoli al Comune di Giarre: arriva il “conto salato” per i consiglieri

Gettonopoli al Comune di Giarre: arriva il “conto salato” per i consiglieri

Ad una svolta l’accertamento dell’esistenza di una presunta gettonopoli al Comune di Giarre.

L’assessorato regionale delle Autonomie Locali  ha trasmesso una nota con la quale si assegnerebbero 30 giorni di tempo per la restituzione – da parte di tutti i consiglieri comunali in carica – di somme indebitamente percepite, segnatamente nella forma di gettoni di presenza (ovvero di permessi retribuiti) per i capigruppo consiliari, che pur non essendo componenti delle commissioni vi hanno preso parte.

La somma derivante dal danno erariale si attesterebbe sugli 80 mila euro.  Le verifiche avviate nei mesi scorsi dal commissario nominato dalla Regione riguarderebbero  gli ultimi 5 anni, dal 2016 al giugno 2019.

Dalle indagini, che traggono spunto da un esposto presentato dall’ex presidente del consiglio Raffaele Musumeci, è emerso che gli uffici comunali hanno illegittimamente liquidato gettoni ai capigruppo, effettuato rimborsi con somme errate ed erogato gettoni non dovuti alle commissioni speciali.

La procura della Corte dei Conti avrebbe puntato la lente di ingrandimento sugli ultimi 5 anni poiché deve definire il danno erariale che si prescrive, per l’appunto, a 5 anni. La nota che sarebbe pervenuta in queste ore al Comune e che sindaco e segretario generale starebbero tenendo chiusa ermeticamente in un cassetto – a tal proposito è auspicabile che l’amministrazione faccia piena chiarezza – fa seguito ad una precedente comunicazione della Procura della Corte dei conti (procedimento n.I00632/2019/TN), datata 1 marzo 2021, nella quale i magistrati contabili avevano sollecitato il segretario Puglisi – nel termine di 30 giorni – a trasmettere una dettagliata relazione sui gettoni di presenza nelle commissioni (permanenti e non) corrisposti negli ultimi 5 anni, rappresentando la necessità di fornire notizie circostanziate circa eventuali iniziative tese al recupero delle somme erogate e lo stato delle stesse.

Ma vi è di più. La Procura della Corte dei Conti è impegnata ad esaminare un altro presunto danno erariale, in questo caso derivante dalla “mancata riduzione del 30% delle indennità destinate per gli amministratori (sindaco, assessori, presidente del consiglio e consiglieri).

La vicenda fa riferimento alla  nota del  presidente del Consiglio Francesco Longo che, con propria nota del marzo 2018 rappresentava la necessità – in ossequio all’originario atto approvato dal Consiglio comunale, nel 2014, recepito durante la sindacatura Bonaccorsi – di ripristinare a partire da luglio 2017 la riduzione del 30% delle indennità agli amministratori e l’urgente avvio del procedimento di recupero di quanto illegittimamente erogato a favore degli amministratori comunali a partire da luglio 2017.

Questa nuova tegola sembra cadere in un momento particolarmente cruciale, ovvero la vigilia delle elezioni amministrative, o meglio ancora, della riproposizione di numerose candidature al Consiglio di soggetti che siedono oggi in aula consiliare e che prima ancora di investire sulla prossima campagna elettorale, dovranno sborsare parecchi denari.

Mario Previtera

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