“Aquilia delle poiane”, l’ultima opera dello scrittore e poeta acese Mario Grasso

Mario Grasso, acese, operatore culturale di grido nel panorama internazionale, poeta e scrittore, dagli inizi degli anni ’60 produce narrativa, saggi, opere teatrali, poesie in lingua italiana e in dialetto siciliano, con sempre ampi consensi di critica.

La critica letteraria Laura Rizzo

Questa volta in libreria dal 2 aprile 2021 offre ai suoi lettori e agli acesi in particolare, un nuovo libro, un lavoro di diversa natura: “Aquilia delle poiane”, edito da Prova d’Autore, € 14,00, una pubblicazione ricca di ricordi, storia vera e travisata, di informazioni e deduzioni, di emozioni e sentimenti che ben legano la sua personalità all’amata città natale da sempre luogo d’arte, di artisti e genialità artigiane.

Un libro che si legge con facilità e si  apprezza subito trovando nella prefazione di Laura Rizzo, donna colta, scrittrice e critica letteraria di alto livello, la giusta chiave di lettura del lavoro di Grasso.

L’autore scrive da autentico Aristofane del XXI secolo, poeta comico greco (448-385 a.C.) e grande rappresentante della commedia antica, offrendo un testo che esalta o disapprova, che ironizza quando coglie in attualità di assopimenti, mentre, sottovoce, ricorda, contesta e rivendica con il porsi e porre domande su alcuni foschi misteri della storia locale.

Libro, quindi, di una “godibilità singolare e forte” dato che le modalità aristofanesche di Mario Grasso sono già presenti nel titolo. Infatti sul costone tra il  mare Ionio e il centro cittadino di Acireale, nome, questo, successivo a quello mitico di Xifonia e poi Aquilia (Vecchia e Nuova), non ci sono mai state aquile ma semplicemente delle poiane, uccelli chiamati “tarpazze” dai cacciatori della zona, che vengono dai Balcani per svernare.

E Grasso da profondo conoscitore della storia acese nel libro fa pubblica ammenda per le poiane scambiate per Aquile dal patriziato senatoriale acese di quel lontano periodo. Un libro, 10 capitoli e 170 pagine, dedicato dall’autore alla sensibilità di tutti gli acesi, nel quale riporta le sue riflessioni pungenti sulla leggendaria “Aquilia delle poiane” facendo riflettere su tanti argomenti per “farci scoprire un piccolo universo di curiosità autentiche, irripetibili nella loro unicità di punto di riferimento senza uguali”, come affermato dalla Rizzo.

Lo scrittore Mario Grasso

Ecco gli argomenti toccati. “Acireale, Città di Cultura; Culture, Colture, Cotture; Una illuminazione acese: l’Albo degli scrittori o poeti; Mea culpa per il Premio Acireale alla poesia edita e per il Marranzano d’Argento, occasione mancata per un Trunzu d’Oro; Frontoni, lapidi, pagine letterarie, e passaparola al vetriolo; Episodio di “Resistenza” con sentinella tedesca sgozzata e tesoro della Wehrmacht trafugato dal carro fermo alla stazione di Acireale e conseguenze tragiche pagate da 16 abitanti di Castiglione di Sicilia; Misteri & Foschie; Fievole spiraglio di pari opportunità; Acesi e Acitani (o Jacitani); L’anima e il corpo”.

Argomenti del passato remoto, prossimo e recentissimi, come il lancio in grande stile da parte dell’Assessorato comunale alla Cultura di un “bando per la istituzione di un Albo di scrittori e poeti acesi”. Mario Grasso, riporta la notizia (compiacendosi o ironizzando?) dato che nel corso della sua vita di   intellettuale  acese  ha fondato e diretto ben sei Riviste di letteratura, le non dimenticate Settimane Culturali Acesi, il Premio Acireale per la poesia edita, promuovendo così Acireale in molti continenti. Infine, una considerazione: il libro nel suo intento stimola gli acesi a “guardarsi dentro” per comprendere meglio il proprio cammino da fare in favore del “Bene Comune”, la Città, che oggi si trova nel “punto basso della ruota”.

Camillo De Martino

 

 

Nella Foto N° 1 – la copertina del libro Aquilia delle poiane

 

Foto N° 2 – scrittore Mario Grasso

 

Foto N° 3 – critica letteraria Laura Rizzo