Dopo quasi due mesi dalla caduta copiosa della cenere vulcanica che ha interessato la fascia jonica a Mascali, in molte zone delle frazioni ma anche al centro sono ancora invase da cumuli di sabbia vulcanica: piazza Dante, via dott. Amato nella frazione di Fondachello, via Spiaggia, alcune aree nella frazione di Sant’Anna, viale Kennedy nella frazione di Nunziata tanto per citarne alcune e poi l’indecoroso scenario del cimitero comunale di Mascali, dove non solo ci sono cumuli di sabbia accatastati a ridosso delle tombe ma anche lungo i vialetti.
Ma tanto al camposanto i “residenti” non si lamentano. Molto alto per gli utenti, soprattutto anziani, è il rischio di scivolare lungo i vialetti che costeggiano le tombe, per non parlare del pericolo rappresentato da un favo di vespe formatosi all’interno di una colombaia.
Il sindaco Luigi Messina, in una intervista, ha affermato che l’80% del territorio comunale è stato ripulito. Mancherebbero all’appello solo le frazioni di Nunziata, Fondachello, Sant’Anna e alcune aree del centro. Le operazioni sono state programmate nell’area cimiteriale nella consapevolezza delle molteplici zone da ripulire e comunque seguendo un preciso crono programma. Inoltre lo stesso primo cittadino ha affermato che il Comune è in attesa, a giorni, che la Protezione civile approvi il progetto inviato dall’Amministrazione comunale per attivare la rimozione di questi cumuli e che il restante rifiuto lavico, presente nelle aree di stoccaggio, verrà rimosso da aziende certificate nel rispetto di procedure complesse.
Intanto le tombe dei poveri defunti restano sepolte dalla cenere vulcanica in attesa che la “Provvidenza” ci metta una buona parola.