La Diocesi di Acireale istituisce il Servizio diocesano tutela minori e persone vulnerabili per contrastare abusi su minori e persone fragili

La diocesi di Acireale ha istituito e presentato alla stampa il proprio Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Si tratta di un servizio di cui la Chiesa cattolica ha sollecitato la costituzione in tutte le diocesi per contrastare la piaga della pedofilia e degli abusi sessuali.

Questi servizi non devono sostituire gli Ordinari nelle loro responsabilità, ma supportarli attraverso competenze e professionalità educative, mediche, psicologiche, canonistiche, giuridiche, pastorali e di comunicazione. Il referente diocesano è il giarrese dott. Francesco Guarnieri, psicologo, psicoterapeuta ed esperto dell’età evolutiva.

Compito del referente è quello di collaborare strettamente con il Vescovo diocesano nell’adempimento delle sue responsabilità pastorali in materia di tutela dei minori e degli adulti vulnerabili; far da riferimento locale al Servizi regionale interdiocesano tutela minori; proporre iniziative per sensibilizzare il clero, gli organismi di partecipazione e gli uffici pastorali diocesani sotto il profilo della tutela dei minori e per formare gli operatori pastorali; assistere e consigliare il Vescovo collaborando, se richiesto, nell’ascolto e nell’accompagnamento delle vittime e nella gestione delle segnalazioni di abusi.

Oltre a Guarnieri, fanno parte del gruppo di lavoro esperti con competenze pastorali, psicologiche, pedagogiche, canonistiche, giuridiche: suor Rosalba La Pegna, responsabile Centro Antiviolenza “Il Bucaneve”, la dott.sa Vincenza Rosano, assistente sociale; il dott. Giuseppe Fichera, psichiatra; don Vittorio Rocca, docente di teologia morale presso lo Studio Teolgico S. Paolo di Catania.

Il gruppo di lavoro dovrà contribuire a dare giusto e attento ascolto supporto alle vittime di abuso sessuale e coinvolgere la comunità ecclesiale in un percorso formativo che l’aiuti e la sostenga per assumere comportamenti volti ad assicurare il più possibile la protezione dei piccoli e dei deboli. «Queste persone da me nominate saranno di valido supporto – ha dichiarato in una nota il vescovo Antonino Raspanti – perchè con le loro competenze e professionalità contribuiranno a diffondere in diocesi la cultura della prevenzione e a fornire strumenti di informazione, formazione e protocolli procedurali. Inoltre potranno gestire le segnalazioni e supportare le vittime di abuso, le famiglie e le realtà implicate. Ci sta a cuore che i nostri ambienti siano sicuri e a misura dei più piccoli»