Parcheggi dissennati, carenza di vigili, semafori guasti e segnaletica obsoleta. Nelle ore di punta si assiste alla consueta paralisi nei punti nevralgici del centro storico: piazza Alessi, via Pirandello, corso Europa. Il corpo di polizia municipale attraversa una fase molto critica: il personale si è assottigliato nel volgere di pochi anni, tra richieste di mobilità, avanzamenti di carriera e pensionamenti. Alcuni agenti dopo avere superato i concorsi banditi da altri Comuni per posti di comandante hanno lasciato Giarre con i suoi cronici problemi.
La richiesta di mobilità è stata già accordata dall’amministrazione giarrese; Cannavò che al Comune riveste anche l’incarico di vice segretario e dirigente dell’Area Servizi civici si trasferirà a breve nel capoluogo ibleo, prendendo servizio già dal 1 giugno prossimo.
Si tratta di un’altra uscita destinata a lasciare il segno, indebolendo non poco il già traballante assetto dirigenziale dell’Ente che, nel volgere di pochi anni, ha risentito della “fuga” da Giarre dell’ex ragioniere generale Letterio Lipari, dell’ex dirigente dell’Area tecnica, Nuccio Russo. Entrambi ad Enna. E poi le altre richieste di mobilità avanzate da altri agenti. E in ultimo anche il segretario generale ha deciso di accettare l’incarico a scavalco al Comune di Riposto.
Relativamente alle problematiche relative alla viabilità, permangono le difficoltà anche nelle nuove aree urbane di recente espansione. Tra le 13 e le 15, corso Messina, in corrispondenza della nuova zona commerciale dove si concentrano supermercati e megastore, si assiste ad un aumento esponenziale del traffico veicolare diretto a Santa Maria la Strada, con lunghe code che paralizzano la via Ruggero I, asse viario di riferimento, sino all’incrocio con la via Giarre Nunziata.
Analogo il copione nella parte terminale di viale Libertà nelle adiacenze del plesso Montalcini. Bus urbani che non riescono a manovrare per via dei parcheggi dissennati delle auto davanti la scuola. E poi la via Luigi Pirandello, cuore pulsante del centro storico. Nelle ore di punta la zona a ridosso del vecchio ospedale si trasforma in una bolgia infernale.