Un film inchiesta da non perdere che andrà in onda in diretta su Antenna Sicilia sabato 22 maggio alle ore 21 e in replica domenica 23 maggio alle ore 22,30.
L’opera si snoda su alcuni binari: la ricostruzione cinematografica della vita del giudice Rosario Livatino da bambino, interpretato dal piccolo Carmelo Flavio Misuraca e da adulto, interpretato da Fabrizio D’Amico che assieme ad altri attori riescono a proporre una fiction di grande impatto. Gli attori si muovono in ambienti reali dove il giudice ha vissuto: la casa paterna a Canicattì, le chiese dove andava a pregare tutte le mattine, l’ufficio al tribunale di Agrigento dove si recava tutti i giorni, la stele costruita in sua memoria nel posto che è stato triste teatro dell’agguato mortale sulla strada statale Caltanissetta-Agrigento, la cappella gentilizia nel cimitero di Canicatti dove riposa Livatino; il riferimento ai fatti di cronaca e alle inchieste di cui il giudice si occupava; la ricostruzione basata sulle testimonianze di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
La durata del film che è un tributo alla beatificazione di Livatino è di 60 minuti e contiene una serie di interviste, tra cui quella a Don Giuseppe Livatino postulatore della causa di beatificazione. Inoltre all’interno c’è un piccolo servizio dedicato al giudice Antonino Saetta ucciso dalla mafia il 25 settembre del 1988 che rivive nel ricordo del figlio Roberto Saetta
Il film è stato ideato, scritto e prodotto da Francesco Millonzi, segretaria di produzione Lea Bilello, assistente alla regia Fabrizio D’Amico che assieme al regista Millonzi ha curato il montaggio. Le riprese sono state effettuate a Canicattì, Agrigento, Catania e Palermo. Partners ufficiali: L’associazione “giustizia e pace” di cui è presidente Ugo Tomaselli e il quotidiano “La Sicilia” e il suo direttore responsabile Antonello Piraneo
Ugo Tomaselli: “La nostra Sicilia ha dato i natali al primo magistrato elevato alla beatitudine nella storia della Chiesa, una persona che ha applicato il Vangelo nella sua vita e lo ha vissuto fino al sacrificio estremo. Un vero martire per la causa della giustizia e della fede. La sua santità nasce dal suo senso del dovere, dalla ricerca della verità e in questo docufilm il regista è riuscito a farne un ritratto completo e significativo che sicuramente emozionerà il pubblico”.
E parlando di emozione non poteva mancare il commento di Carmelo Flavio Misuraca nei panni del giudice Livatino da bambino: “E’ stato bello per me vestire i panni del giudice quando era piccolo. Mi sono emozionato. Penso che Rosario Livatino sia stato molto bravo e coraggioso. Ho studiato la parte che dovevo recitare, aiutato dalla mamma. Mi piace recitare, ma lo faccio per hobby. Da grande non voglio fare l’attore, ma il pompiere”.