Il 13 giugno, la chiesa celebra la memoria di Sant’Antonio di Padova, uno dei santi più amati e conosciuti, noto per i suoi miracoli ma soprattutto per la sua vicinanza alla gente semplice.
Patrono non solo della città di Padova, che custodisce le sue spoglie mortali, ma anche di molte altre città e Paesi sparsi in tutto il mondo, come Brasile e Portogallo. Sant’Antonio è un Santo molto amato anche a Messina, i cittadini messinesi considerano il Santo di Padova come il loro “S. Antonio di Messina”.
La sua caratteristica immancabile è il giglio candido, tanto che il fiore è detto proprio “giglio di Sant’Antonio”, questo fiore dal profumo intenso, rappresenta la Vergine Maria nell’Annunciazione, dunque simbolo dell’Incarnazione di Cristo, fiorisce sul bastone di Giuseppe e contraddistingue molti altri Santi come San Luigi o Caterina da Siena. È un fiore che simboleggia purezza e nobiltà d’animo.
Per l’occasione della festa del Santo, il poeta Rosario La Greca di Brolo (Messina), ha il piacere di fare leggere a tutti i devoti una sua lirica dal titolo “Sei Tu, o umile Santo”, dedicata proprio al Santo più amato, invocato e venerato dal popolo cristiano, che di seguito pubblichiamo:
Sei Tu, o umile Santo (A Sant’Antonio di Padova)
Sei Tu, o umile Santo,
della diletta Padova l’albore e il vanto.
Con i radiosi palpiti del Tuo cuore,
colmi di povertà e generosità,
Tu rischiari ogni trepidante anelito d’amore
dei Tuoi amati figli e con soavità,
tenerezza e candore,
Li guidi ad orizzonti nuovi di fraternità,
dopo averLi inebriati della Sua Parola.
È dolce unirsi a Te, o umile Santo!
Tu che stringi nel tenero abbraccio
il Celeste Bambino, fulgido germoglio di Santità
e dispensi a noi poveri tanta felicità,
consenti di legare la nostra vita al Pane della carità.
Per questo Ti rendiamo grazie, o umile Santo.
Tu col candido giglio in mano ci orienti l’esistenza
a petali di purezza e di benevolenza.
Esaudisci le trepide invocazioni che si elevano
fiduciose dai nostri cuori sofferenti,
che in Te confidano.
Con la soffice brezza dell’aurora,
intoniamo per Te, o umile Santo,
un meraviglioso e soave canto,
per la gioia d’averTi sempre accanto.