Un Webinar Fidapa racconta “Dante: amore e dannazione in Paolo e Francesca” -
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Un Webinar Fidapa racconta “Dante: amore e dannazione in Paolo e Francesca”

Un Webinar Fidapa racconta “Dante: amore e dannazione in Paolo e Francesca”

Un Webinar su “Dante: amore e dannazione in Paolo e Francesca”, è stato organizzato dalla Fidapa sez. Giarre-Riposto – presieduta dalla prof.ssa Maria Pia Russo, dalla Fidapa “Porto dell’Etna” con la sua Presidente, prof.ssa Maria Caramagno, dal Kiwanis Giarre-Riposto, con il presidente Giovanni Leotta, dal Club Service Lions Giarre-Riposto, con il dott. Angelo Tarda. All’incontro virtuale era presente la prof.ssa Maria Ciancitto, Presidente della Fidapa BPW Italy Distretto Sicilia, che ha portato i saluti fidapini a tutti i partecipanti.

La Presidente Maria Pia Russo ha aperto i lavori ed egregiamente coordinato gli interventi. Ha letto, con dovizia di particolari, il nutrito curriculum del relatore, prof. Nicolò Mineo, ed ha spiegato il valore della conferenza online anticipandone alcuni contenuti: Francesca da Rimini eroina d’amore, donna simbolo di libertà e di bellezza, tanto da poter essere definita la femminista dei nostri giorni, incontrata da Dante nel V canto dell’Inferno, racconta la sua struggente storia con Paolo Malatesta.

I due giovani si innamorarono in modo folle ma la “Bella e dissoluta coppia” venne scoperta da Giovanni Malatesta, marito di Francesca e fratello di Paolo, che li trucidò barbaramente. Francesca descrive a Dante la scintilla che scoccò fra i due, quando leggevano il libro che parlava del bacio fra Lancillotto e Ginevra; il tragico epilogo del loro amore e, nonostante tutto, la forte passione che ancora li lega.

Il prof. Mineo, nel suo intervento, si è soffermato sui due insegnamenti ed i valori trasmessi da Francesca: il primo è che nel matrimonio, la scelta del compagno deve essere libera, non forzata (“un vincolo dal quale ci si addestra ad avere la forza di sottrarsi quando l’amore non rispecchia le proprie aspettative o desideri”); il secondo è che la passione o l’amore non possono e non devono uccidere. In entrambi i casi ci si ricollega a fatti di cronaca che si leggono ogni giorno. Ancora una volta, ci troviamo davanti ad una storia da cui trarre insegnamento per agire nella quotidianità.

Lo studio di Dante, per il relatore, “è sempre attuale, ci insegna la via della vita con estrema rettitudine e ci spinge alla ricerca del sommo bene, che non significa vivere secondo i dettami di una fede, ma di trarre dalla fede l’universale aspirazione all’alto”.

Di fronte all’episodio di Paolo e Francesca, il prof. Mineo viene coinvolto al punto che fa scrivere a Francesca una lettera ideale indirizzata a Dante, dove la donna gli chiede di intercedere presso Dio per lei, quasi un voler cambiare la sua vicenda terrena, che non le ha riservato il tempo per un suo eventuale pentimento, come è successo, ad esempio, a Pia dei Tolomei. Mineo guarda Francesca attraverso il filtro di una sensibilità di uomo del nostro tempo, in cui la pietas dimostra nei confronti di Francesca, che porta Dante nel poema a perdere i sensi, si spinge oltre, nel tentativo di sollevarla dallo stato perenne di dannazione in cui il tempo, per mano di Giangiotto l’ha fermata per l’eternità, verso una più alta condizione di anima purgante.

Non fu Dante a condannare Francesca, bensì il suo tempo! Su questo punto il prof. Mineo è stato chiaro: “Francesca si è macchiata di una colpa grave, avrebbe potuto controllare la sua passione, invece si è lasciata travolgere”.

Oggi, Francesca è una di noi, che ha vissuto la sua spiritualità e la sua debole umanità affrontando il mistero della Vita.

Alla fine della conferenza è stata consegnata una targa ricordo all’Emerito prof. Nicolò Mineo, da parte dei quattro Presidenti che hanno partecipato al Webinar.

Anna Fichera

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