A Santa Venerina la cuba bizantina di Santo Stefano sarà protagonista delle Giornate europee dell’archeologia, grazie a una visita guidata, in programma oggi sabato 19, promossa dalla sezione comprensoriale area ionico etnea dell’Archeoclub.
In via Agostino de Petris, a Dagala del Re, in un terreno a cui si accede da proprietà private, si trovano i ruderi di questa che sarebbe una chiesa di 1500-1600 anni fa, dedicata a Santo Stefano. Un sito molto affascinante per gli appassionati dell’archeologia, attenzionato dalla Sovrintendenza e dal Comune di Santa Venerina che ha acquistato questo monumento che dovrebbe essere contemporaneo della Nunziatella di Mascali. Inoltre, per circa dieci anni l’associazione Storia cultura & sviluppo territoriale ha messo sotto i riflettori la salvaguardia di questa cella trichora bizantina e vi ha realizzato nel 2014 un “teatro di reviviscenza”.
La cuba è stata restaurata ma di certo ancora ci potrebbe essere molto da scoprire: potrebbero essere compiuti nuovi studi, effettuati degli scavi intorno, una maggiore valorizzazione potrebbe attrarre anche interessanti flussi turistici e si potrebbe creare un itinerario con tappe a Dagala e Nunziata. Per tutto ciò tuttavia servono fondi (regionali, nazionali o europei) ma anche che la politica sappia intuire le potenzialità di questo sito.
Intanto la visita organizzata dalla sezione comprensoriale dell’Archeoclub, presieduto dalla prof.ssa Maria Rosaria Grasso, può dare visibilità a questo monumento, ancora sconosciuto a tanti residenti del circondario. La visita sarà guidata dallo storico Giovanni Vecchio e dall’arch. Giuseppe Marano. L’evento è patrocinato dal Comune di Santa Venerina con il coinvolgimento dell’associazione Trichora e dell’associazione Storia cultura & sviluppo territoriale, presieduta da Gesuele Sciacca. Due turni di visita: uno dalle 17 alle 18 e un altro dalle 18 alle 19. Appuntamento nella piazza di Dagala.