Emergenza cenere a Riposto. Caragliano: "I fondi stanziati sono insufficienti per gestite l'emergenza" -
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Emergenza cenere a Riposto. Caragliano: “I fondi stanziati sono insufficienti per gestite l’emergenza”

Emergenza cenere a Riposto. Caragliano: “I fondi stanziati sono insufficienti per gestite l’emergenza”

E’ un accorato appello quello rivolto dal sindaco di Riposto Enzo Caragliano alla Regione e alla Protezione civile a fronte del quadro emergenziale determinatosi con la perdurante pioggia di lapilli. Cenere vulcanica dell’Etna che, a seguito di vari episodi parossistici del vulcano, ha invaso strade e piazze della città, vanificando ad ogni ricaduta gli sforzi profusi dall’Ente con la pulizia delle strade. Alla luce dell’ultima ricaduta di cenere, avvenuta lo scorso 23 giugno, il sindaco Caragliano ha trasmesso una nota urgente alla Protezione civile regionale rappresentando che la ricaduta di materiale vulcanico ancora una volta ha interessato l’intero territorio comunale con particolare intensità nella parte centrale: zona sud del centro urbano, frazioni di Torre Archirafi, Archi, Altarello, Rovettazzo-Santa Margherita.
“Il materiale caduto – rimarca il sindaco – si sovrappone a quello dei precedenti fenomeni parossistici di maggio e giugno, segnalati con precedenti note. Considerato che la zona sud del territorio comunale e, in particolare, la frazione di Carruba, oggi oggetto di ricaduta di cenere meno intensa, è stata invece coinvolta nei fenomeni verificatisi nei giorni scorsi, ci troviamo in una situazione del tutto simile, seppure con quantità di materiale mediamente inferiore, a quella dello scorso 7 marzo. Si ribadisce la richiesta di accelerare le procedure relative ai finanziamenti dell’attività di raccolta e smaltimento della cenere, stante che questo Comune non è in grado né di fare fronte alle spese già impegnate, né, tantomeno, di affrontarne altre”. Secondo il sindaco di Riposto occorre provvedere allo smaltimento del materiale già depositato provvisoriamente nelle aree di raccolta e ai nuovi lavori di rimozione del materiale recentemente caduto, appare palesemente insufficiente lo stanziamento annunciato dal direttore del dipartimento regionale ing. Salvatore Cocina, ovvero 1 milione di euro da ripartire tra i vari Comuni colpiti dall’emergenza Etna. Dunque briciole per Riposto che ha sostenuto spese importanti e con prospettive poco chiare per il futuro considerato che l’attività parossistica del vulcano non è cessata.
Appare del tutto evidente – chiarisce il sindaco Caragliano – la necessità di programmare, invece, uno stanziamento congruo e, nel contempo, mettere nelle condizioni i Comuni colpiti dalla calamità di utilizzare mezzi adeguati da mettere a disposizione per la gestione operativa dell’emergenza. Riposto è in ginocchio e senza un adeguato supporto si rischia la deriva”.

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