Nel corso della settimana la Polizia di Stato ha intensificato l’attività di controllo del territorio nell’area urbana catanese, agendo sia col diuturno servizio di controllo del territorio espletato dalle Volanti, sia attraverso le diverse articolazioni della Questura che operano nei quartieri.
In particolare si è distinta l’azione del Commissariato Centrale e del Commissariato Librino che grazie alla loro attività hanno dato un importante contributo al contrasto all’illegalità. Gli agenti del Commissariato centrale hanno denunciato in stato di libertà un cittadino extracomunitario di 30 anni che è stato indagato per furto aggravato di una bicicletta che era stata parcheggiata all’interno di un cortile condominiale. Il reo è stato
prontamente riconosciuto, senza ombra di dubbio, dal personale della Squadra di P.G. attraverso la visione delle immagini del sistema di video-sorveglianza, anche perché il responsabile era già noto agli agenti per i numerosi e seriali furti di biciclette nella zona del centro storico. Due donne
Controlli sono stati anche finalizzati al contrasto dei furti di energia elettrica, grazie ai quali sono state deferite all’Autorità Giudiziaria complessivamente 5 persone responsabili del reato di furto aggravato. Con l’ausilio dei tecnici ENEL, i poliziotti hanno appurato che i denunciati, tutti residenti nella stessa via del quartiere San Cristoforo e sprovvisti di regolari contratti di fornitura del servizio, erano connessi direttamente e in maniera illecita alla Rete di fornitura di energia elettrica, mediante collegamenti fisici abilmente mascherati.
Anche l’azione degli uomini del Commissariato Librino ha contribuito all’azione di contrasto all’illegalità diffusa, infatti nel medesimo arco temporale, gli agenti del presidio della Polizia di Stato del popoloso quartiere hanno indagato in stato di libertà due soggetti per i reati di invasione di terreni pubblici e maltrattamenti animali, a seguito di un controllo effettuato presso un esercizio commerciale che, autorizzato a vendere al pubblico oggettistica per animali e altro, si era improvvisato anche venditore di animali vivi quali anatre, pulcini e galline. L’ esposizione di questi animali, chiusi e costipati in piccole gabbie, avveniva sulla pubblica via, sotto il sole cocente, con occupazione abusiva e totale del marciapiede e parte della carreggiata; per l’ingente numero di animali, inoltre sarebbe stato necessario un codice aziendale.
Attesa l’evidente sofferenza dei 74 animali, gli agenti hanno contattato l’ASP veterinaria, che ha approfondito il citato controllo e appurato lo stato di maltrattamento.
Gli animali sono stati sottoposti a sequestro penale e, successivamente, affidati in giudiziale custodia presso una fattoria munita di codice aziendale. Ai due responsabili di detti illeciti, oltre la denuncia, verranno irrogate le successive sanzioni dall’ASP.