Catania, museo dell’Etna nell’ex ospedale V. Emanuele

Sarà ospitato nell’ex ospedale Vittorio Emanuele di Catania il museo dell’Etna, con un investimento di 13 milioni di euro. L’iniziativa rientra nella creazione di un Polo culturale e museale nel complesso San Marco, primo nucleo ottocentesco del nosocomio, realizzato dalla Regione SicilianaL’iniziativa è stata presentata a Catania dal governatore Nello Musumeci e dal sindaco Salvo Pogliese. La fase progettuale sarà completata entro la fine di luglio per poi ottenere il progetto esecutivo, in autunno. L’inizio dei lavori è previsto per la prossima primavera.

L’edificio San Marco, oltre al museo dell’Etna, ospiterà anche una galleria di mostre di arte Temporanea, i laboratori dell’Accademia di belle arti, spazi per studenti e la città, uffici, oltre a luoghi d’incontro culturale e di socializzazione.

“Il museo dell’Etna – ha detto Musumeci – è l’infrastruttura culturale più importante per la città da venti anni a questa parte, da quando nel 2001 furono realizzati il museo dello Sbarco e il museo del Cinema. L’idea di realizzare un grande museo dedicato al vulcano rientra nella programmazione di nuovi spazi museali della Regione Siciliana. Abbiamo deciso di ospitarlo, d’accordo con il Comune di Catania – ha aggiunto – nel luogo che ci sembrava più adatto non solo dal punto di vista architettonico ma anche filologico, perché lambito dalla colata lavica del 1669: l’ex ospedale Vittorio Emanuele II. La struttura, dismessa da un anno, sarebbe potuta diventare un luogo di degrado e, invece, abbiamo subito deciso di destinarlo a spazio culturale e luogo di aggregazione per visitatori e per la città”.

“Per Catania – ha commentato il sindaco Pogliese – si avvia un percorso di eccezionale valenza. Voglio ringraziare il presidente Musumeci per avere fortemente voluto la realizzazione del museo dell’Etna, che potrà determinare nuovi flussi turistici. Questa nuova realtà sarà motivo per valorizzare ulteriormente l’incredibile patrimonio Unesco di Catania, col suo barocco, e lo stesso vulcano”