Una condanna a sette anni e mesi cinque di reclusione è stata inflitta al 19enne giarrese Riccardo Guarrera (nella foto sotto), arrestato nell’ottobre dello scorso anno dai carabinieri, con l’accusa di tentato omicidio e porto illegale di arma clandestina.
In sede processuale è stata respinta la richiesta avanzata dal difensore del 19enne di derubricare da tentato omicidio a lesioni gravi il reato. Accolta dai giudici la tesi del pg Angelo Busacca in ragione della micidialità dell’arma usata, una Berretta 7.65, del numero dei colpi (5) e delle zone attinte (addome e agli arti).
Guarrera lo scorso novembre era stato destinatario, in carcere, di un Daspo di due anni: imposto il divieto di frequentare esercizi o locali di intrattenimento pubblici della provincia etnea per la sua pericolosità sociale. Il provvedimento che trae origine da una richiesta avanzata dai carabinieri è stato emesso dal Questore di Catania che l’ha applicato per la prima volta in provincia di Catania in ragione della normativa contemplata nel Decreto Legge nr. 130.
LA SPARATORIA
Guarrera ha ripreso la donna offendendola, scagliandosi successivamente contro un altro commesso al quale ha sferrato un pugno al volto, tramortendolo, e su un 38enne, impiegato presso una vicina tabaccheria. Quest’ultimo è stato attinto all’addome e agli arti inferiori da ben cinque colpi.
L’intervento immediato sul posto dei carabinieri del Comando Compagnia di Giarre, tramite una segnalazione pervenuta al 112, ha consentito di bloccare il 19enne mentre tentava di fuggire.