Giarre, sulla candidatura di Cantarella è crisi di nervi. Spacchettato il Centrodestra -
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Giarre, sulla candidatura di Cantarella è crisi di nervi. Spacchettato il Centrodestra

Giarre, sulla candidatura di Cantarella è crisi di nervi. Spacchettato il Centrodestra

In una affollata assemblea un altro dei potenziali candidati, il medico giarrese Leo Cantarella, ha ufficializzato la propria discesa in campo, palesando la propria disponibilità nella corsa alla poltrona di sindaco benchè, nel corso della riunione abbia precisato che la sua candidatura – nel quadro di un progetto civico – sarà presentata alla città tra una decina di giorni.

Cantarella si mostra cauto e osserva ogni movimento interno. Troppi i mugugni e i veti incrociati soprattutto nel centrodestra. Cantarella – fanno sapere dal suo entourage – ha posto alcuno precisi indirizzi, a cominciare dal progetto che sarà di natura civica.

Nessuno indosserà pettorine partitiche, cosi come saranno rispediti al mittente candidati proposti dalle segreterie politiche. Un progetto che parte dal basso e con candidati che rappresentano i vari segmenti della società civile.

“Da più parti molti cittadini mi hanno sollecitato a riflettere sulla necessità di rioccuparmi di politica per la nostra amata Giarre, oggi così mortificata – afferma Cantarella -. Il mio cuore, l’amore per la città mi spingono ad un ragionamento che mi coinvolge e mi appassiona. E che richiama i valori dell’appartenenza civica e di cittadinanza quindi – afferma – sono disposto a ragionare con tutti i giarresi che amano come me la nostra città”. Già, ragionare. Come detto sotto l’ombrellone si incrociano gli interessi di chi vuole tornare a governare la città.

Nevrotiche riunioni fiume. Lunghi confronti su alleanze, nomi, liste e programmi, senza non poche tensioni. La  campagna elettorale per le prossime amministrative di ottobre a Giarre entra nel vivo e non mancano le contrapposizioni tra schieramenti spacchettati.

Nel centro destra si registrano le maggiori defezioni. Quel centrodestra che punta sull’unità della coalizione intorno ai programmi e ai valori del buongoverno, indicando perentoriamente Patrizia Lionti, proposta dagli alleati di Fratelli d’Italia, come “una soluzione seria e di qualità”, ha finito per spaccare la compagine.

Lega, Mpa e DC in una nota congiunta – frutto di qualche fuga in avanti individuale  – si sono dissociati sulla figura della Lionti definendo la scelta di Forza Italia e Fratelli d’Italia “individuale e unilaterale che mina le fondamenta stesse del centrodestra, impedendo ogni dialogo che possa condurre all’unità”.

Poche ore dopo quella nota – sulla carta congiunta – ha provocato un altro terremoto: la nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro l’ha demolita sottolineando senza troppi fronzoli che “la Dc a Giarre non ha nessun accordo con la Lega e Mpa”.

Mario Previtera

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