Giarre, un pasticcio sull'Archivio Notarile illegittimamente soppresso. Il sindaco "bacchettato" dal Conservatore -
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Giarre, un pasticcio sull’Archivio Notarile illegittimamente soppresso. Il sindaco “bacchettato” dal Conservatore

Giarre, un pasticcio sull’Archivio Notarile illegittimamente soppresso. Il sindaco “bacchettato” dal Conservatore

Lo scorso giugno l’Archivio notarile di Giarre è stato soppresso. La decisione è pervenuta per effetto di una delibera del Consiglio comunale. Immediata era stata la reazione di stupore di molti. Il consigliere Giusi Savoca aveva manifestato il proprio imbarazzo bollando l’iniziativa come la “vendetta” di qualcuno.

Il presidente del Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Catania e Caltagirone, notaio Andrea Grasso, dal canto suo aveva invece palesato il proprio disappunto, anche in ragione della manifesta disponibilità del Notariato catanese a fornire il proprio supporto, individuando delle soluzioni alternative alla chiusura.

Adesso sulla vicenda interviene, con una piccata nota inviata via pec al sindaco Angelo D’Anna, il Conservatore dell’Archivio Notarile di Catania, dr.Francesco Fazio. Nella missiva si rimarca la competenza dell’Archivio notarile distrettuale circa la vigilanza degli Archivi Mandamentali e, in questo senso, si chiede al sindaco di rappresentare per iscritto, previa comunicazione, “le volontà del Comune di Giarre in merito alla sorte dell’Archivio mandamentale chiedendo istruzioni riguardo all’eventuale soppressione”.

Peggio. Il Conservatore rammenta al sindaco che “il decreto di soppressione è disposto dal direttore generale degli Archivi notarili, dopo avere valutato tutte le circostanze del caso”.

Nella nota indirizzata al sindaco e per conoscenza al Ministero della Giustizia (Ufficio Centrale degli Archivi notarili) e al presidente del Consiglio notarile di Catania e Caltagirone, notaio Andrea Grasso, il Conservatore dell’Archivio notarile di Catania segnala, inoltre, l’irrituale procedura attuata dall’amministrazione con riferimento “all’avvenuto trasferimento dei fascicoli nell’ex caserma dei carabinieri di Macchia, immobile, come scritto esplicitamente nel corpo della delibera, “tra l’altro inagibile”. Tale trasferimento – si sottolinea nella nota – è oltretutto avvenuto senza osservare la procedura di rito”.

In questo quadro, conclude la nota: “si rammenta la finalità di pubblico interesse della tenuta dell’Archivio, da parte dell’Amministrazione comunale, e che è facoltà dell’Archivio notarile di Catania chiedere ai notai con sede in Giarre, l’eventuale disponibilità ad assumere la reggenza dell’Archivio mandamentale, prima di assumere qualsiasi altra decisione.

Di ieri la risposta del sindaco D’Anna (la missiva è in fase di partenza) con cui prenderebbe atto del richiamo del Conservatore, cercando di correre – tardivamente – ai ripari.

“Non rientrando nella facoltà del Comune di Giarre deliberare la soppressione dell’Archivio Notarile Mandamentale di Giarre e, tenuto conto della sua finalità di pubblico interesse, questa Amministrazione – scrive il sindaco – per sanare la procedura seguita per allocare l’Archivio presso la ex Caserma dei Carabinieri di Macchia (nella foto), struttura inagibile, propone che l’Archivio venga trasferito in altri locali sicuri ed idonei nella disponibilità del Comune di Giarre. Nella fattispecie, qualora il Sig. Conservatore ne desse l’assenso, questa Amministrazione chiederebbe Presidente del Tribunale di Catania l’autorizzazione a trasferire l’Archivio presso gli ampi locali degli Uffici del Giudice di Pace di Giarre, attualmente utilizzati in minima parte”.

 

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