Un esordio o una conferma? Un dilemma da non poco, alla luce dei giudizi favorevoli ottenuti dal libro “C’era una volta in Sicilia. Fatti e misfatti tra le pieghe della storia”, ultima (ma sicuramente non destinata a rimanere solitaria) opera dello scrittore esordiente Enzo Di Maria.
Dopo il passaparola tra gli amici, le anticipazioni tra i componenti dei Bonelliani Siculi (l’associazione di appassionati di fumetti che lo vede encomiabile e vulcanico promotore di iniziative), il firma copie in alcune edicole (diventati punti incontro culturale…) ecco, finalmente, le prime uscite ufficiali destinata al pubblico.
Si inizia con l’incontro al Salone degli Specchi del Comune di Giarre, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid; per proseguire con l’appuntamento nell’ambito del Riposto Book Fest a Palazzo Vigo. Tantissimi appassionati ed amici intervenuti, per “scoprire” l’intreccio tra storia, leggenda e verosimiglianza con cui Enzo Di Maria ha intriso le pagine della sua opera. Pagine che, attraverso 5 storie, raccontano le gesta, i sentimenti e gli sviluppi delle storie di amori nati tra i colori ed i profumi della Kalsa di Palermo; il furore degli scontri feroci tra musulmani e Svevi, con il nome di Federico II ad illuminare storie poco conosciute, disperse tra il clangore delle armi, l’odore del sangue e le voci di vinti e vincitori; l’inesauribile sete di vendetta scaturita da un episodio accaduto durante la breve dominazione angioina in Sicilia; l’oscuro periodo dell’Inquisizione, con la sua nera ombra di torture e oppressione.
Ma non sono soltanto le parole ad accompagnare questi incontri. Nel Salone degli Specchi sono risuonate le note musicali dei grandi successi del maestro Ennio Morricone, proposte dal trio di musica da camera dei giovani musicisti del conservatorio Bellini di Catania: Davide Di Maria (piano), Adriana Cannata (violino) e Chiara Infarinato (violoncello). A Palazzo Vigo, invece, i 5 racconti hanno “preso vita” grazie alla bravura di un gruppo di attori, diretti dal regista Pietro Redi (voce fuori campo): Giusy Ferlisi (Lisabetta), Angela Giammusso (Jasmin), Giovanni Spada (Romualdo), Eugenio Patanè (Federico II e Fra Guglielmo), Patrizia Auteri (Macalda), Morgana Di Maria (la dama in nero) Federico e Aurelio Garozzo (le vittime del tribunale dell’Inquisizione). Anche in questa occasione ad accompagnare la rappresentazione sono state le doti del trio di musica da camera del Conservatorio Bellini di Catania (Davide Di Maria, Adriana Cannata e Chiara Infarinato).
Parole ed immagini, con i contributi di «6 grandi firme del fumetto italiano che hanno reso l’opera una piccola galleria d’arte: la copertina è di Val Romeo – ha raccontato Enzo Di Maria –; l’illustrazione del primo capitolo è opera dell’artista romano Maurizio Di Vincenzo, impegnato su Dylan Dog, Zagor, Magico Vento; il terzo capitolo contiene le opere di Emanuele Gizzi, impegnato con Dragonero, e di Edym Ediberto Messina, che realizza graficamente Dago;, nel quarto capitolo potrete ammirare la Macalda di Ignazio Piacenti, valente illustratore palermitano; nel quinto capitolo, l’opera di Ivano Codina, con il ritratto per la biografia dell’autore, e il lavoro di Luigi Sinis, poliedrico disegnatore bonelliano, attualmente impegnato sulla serie del Commissario Ricciardi. Senza dimenticare la precisa e poetica introduzione di Riccardo Renda, senza la quale non riusciremmo ad immedesimarci nei tempi storici narrati».
Nel corso dei vari incontri, Enzo Di Maria ha illustrato l’idea che è stata la base per il suo libro, ossia «rivisitare in chiave romanzata alcune leggende Sicule, legate a 5 diversi momenti storici della nostra tormentata isola. Nel libro, personaggi comuni si interfacciano con personaggi storici, creando storie vere o verosimili. Questo primo libro fa parte di un progetto più ampio che farà viaggiare i lettori in 1000 e più anni».
E subito risuonano lievi le parole dell’introduzione al libro, proposta con poesia e scienza storica: “Sicilia: terra di colori, odori e sapori; crocevia di culture nel Mediterraneo; da sempre terra di amore, passione e morte, di ricchezza e povertà. Cinque racconti ambientati in momenti storici diversi, ma sotto lo stesso sole, quello della Sicilia. Storia, leggenda e fantasia si intrecciano in una narrazione che ha come protagonisti uomini e, soprattutto, donne che lottano con forza contro il proprio destino, in uno scenario in cui il bene e il male si alternano e, spesso, si confondono. Racconti amari tra le pieghe della Storia della nostra terra, la cui bellezza fa da contraltare alle nefandezze umane”.
Corrado Petralia