Giarre perde un altro pezzetto delle sua storia commerciale. Sta suscitanto, infatti, amarezza la chiusura dello storico negozio di abbigliamento maschile di Carmelo Raciti, in corso Italia, aperto a Giarre il primo settembre 1971. 50 anni di attività! Sono ormai pochissimi i negozi storici di Giarre ancora aperti, testimoni dell’epoca d’oro del commercio a Giarre.
Il titolare, Carmelo Raciti, ha voluto salutare i suoi clienti con un manifesto appeso alle vetrine del negozio e pubblicato anche sulla pagina facebook della stessa attività. «Finisce qui – vi si legge – una storia, lunga cinquant’anni, di stile, di moda e soprattutto di vita condivisa con voi, miei clienti ed amici. Raccontare la storia del mio negozio di abbigliamento, aperto cinquant’anni fa e che adesso chiudo, significa essere capaci di dar voce a sentimenti difficilmente esprimibili, soprattutto perché la mia è stata un’attività portata avanti con dedizione e passione sin dall’inizio».
Clienti, amici e colleghi hanno inviato numerosi messaggi a Carmelo Raciti. «Il mio lavoro per me è stato come una famiglia – ci racconta – sono stato testimone di nozze di tutti i miei dipendenti. Non ho mai fatto il “principale” o pensato di sfruttare chi lavorava per me».
E il lavoro per Carmelo Raciti è stato, soprattutto, ricerca della qualità, una garanzia che il commercio online non può dare. «Quando mi chiedono informazioni su un capo io innanzitutto tocco la stoffa, cerco la qualità: una mia deformazione professionale – spiega -. Ho fatto a Mantova due corsi di sartoria con la Lubiam e per tre stagioni sono stato invitato da loro per aiutare la dirigenza nella scelta dei modelli e dei tessuti. Adesso molte griffe per mantenere un certo prezzo fanno realizzare i capi all’estero: io ho sempre lavorato con manifatture italiane. Ma i tempi ormai sono cambiati».
La clientela di Raciti spazia dai paesi pedemontani Taormina e di Acireale. «Giarre – aggiunge Raciti – questa vocazione commerciale ancora ce l’ha. Ad esempio, abbiamo gioiellerie e per l’abbigliamento femminile abbiamo negozi di qualità. Per favore, non facciamo morire questa vocazione commerciale».
Tante le attestazioni di stima che in questi giorni sta ricevendo. «Mi è piaciuto – racconta – mettere sulla mia pagina di abbigliamento un saluto ai miei clienti, la mia è una lettera aperta ai clienti. Sto ricevendo tantissimi messaggi: ho clienti che mi hanno seguito da 50 anni, altri da 20 anni. Di me si diceva “’Ni Raciti i prezzi su auti, ma la qualità è buona”. D’altra parte, la qualità si paga».