La notizia che nessuno avrebbe voluto leggere è arrivata. Il Comune di Fiumefreddo di Sicilia ha ricevuto diffida dall’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Sicilia ad adempiere alla deliberazione di dissesto finanziario. Il Consiglio comunale, infatti, avrà il tempo massimo di trenta giorni per disporre gli adempimenti necessari alla dichiarazione di dissesto.
L’amministrazione comunale del sindaco Sebastiano Nucifora aveva inoltrato il 22 dicembre 2019 il piano pluriennale di riequilibrio finanziario alla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, operante presso il Ministero dell’Interno. Alle richieste della Commissione di chiarimenti e documenti integrativi sul suddetto piano, formulate il 4 maggio 2020, non è stato dato riscontro da parte dell’Ente. In conclusione la Corte dei Conti, Sezione di controllo per la Regione Siciliana, ha deciso di non approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Fiumefreddo di Sicilia avendone valutato la non congruenza ai fini del riequilibrio finanziario dell’Ente.
Si attende adesso anche la relazione dell’Organo di Revisione Economico Finanziaria nella quale dovranno essere analizzate le cause che hanno provocato il dissesto.
“Ahi noi si è verificato ciò che abbiamo denunciato puntualmente in questi anni – il commento della minoranza consiliare – in occasione dell’approvazione di ogni bilancio. Numeri sempre fittizi stilati per far quadrare i conti ma purtroppo i nodi prima o poi vengono al pettine e la gestione “spumeggiante” dei due precedenti mandati del sindaco Sebastiano Nucifora ha presentato il proprio conto che sarà a carico dei cittadini. 12 milioni di euro di mutui spesi solo in parte (molti sono bloccati per via del patto di stabilità ma che puntualmente dobbiamo rimborsare alla Cassa depositi e prestiti) senza migliorare il benessere dei cittadini (sempre alle prese con una gravissima carenza idrica) o l’economia di una Fiumefreddo ormai ridotta ad uno stato depressivo sociale, economico e politico. Nulla è stato fatto in questi anni per ridurre gli sprechi perché, anziché pensare di diminuire le aree dell’ente, si è deciso di affidarne quattro su sei allo stesso funzionario dandogli così l’opportunità di percepire ben quattro indennità di funzione (lo stipendio è a parte), con il risultato che per voler fare tutto si finisce per non fare funzionare nulla. La maggioranza dei fiumefreddesi nel 2017 ha votato chi diceva che “il sindaco lo sapeva fare” adesso, stando ai risultati, pensiamo sia il caso di chiudere questo brutto capitolo politico anche perché i fiumefreddesi ne hanno abbastanza”.
Questa la nota del Presidente del Consiglio Marinella Cascino: “L’amministrazione comunale ha presentato ricorso come da delibera di Giunta municipale n. 68 del 14 settembre (Costituzione in giudizio innanzi alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti avverso la Deliberazione n.94/2021 del 29/6/2021 della Corte dei Conti Sezione di Controllo per la Regione Siciliana di non approvazione del Piano di Riequilibrio Finanziario)”.
Alessandro Famà