La Lni sez. di Riposto, in occasione del ventennale, ha organizzato, in collaborazione con lo studio di posturologia e biomeccanica Chi-Pos di Giarre, un corso di antiaggressione femminile gratuito, rivolto alle socie della sezione ripostese.
A partire dal mese di novembre, appuntamento ogni sabato pomeriggio, a partire dalle 16.30 fino alle 18. Il corso è rivolto esclusivamente alle socie e prevede un numero massimo di venti posti. Le iscrizioni partiranno il prossimo 11 ottobre fino al 30 ottobre. Le adesioni, corredate da green pass, dovranno pervenire via email all’ indirizzo: riposto@leganavale.it.
Il corso completo di antiaggressione femminile, formula full-immersion, nel pieno rispetto delle vigenti normative anti-covid, prevede 4 incontri, a numero chiuso, con preiscrizione obbligatoria. Gli incontri, tenuti da qualificati esperti, ovvero il dott. Angelo Scarpignato, chinesiologo certificato, posturologo biomeccanico, cintura nera 6 dan judo cintura nera 1 dan wjjf e la dott.ssa Concetta Zanghi esperto in jeet kune do; si terranno a novembre, presso la sede della Lni sez di Riposto e sono riservati, eslusivamente, alle socie che abbiano compiuto il 18° anno di età, o se minorenni, accompagnati da un genitore.
“Sapersi difendere – ha dichiarato il presidente Giuseppe Pulvirenti– è un diritto di tutte le donne. Da sempre le donne sono oggetto di aggressioni, più o meno gravi, solo per il fatto che vengono considerate deboli. Il primo passo verso il cambiamento spetta ad ogni donna: rifiutare di essere “vittima”. Il secondo, a un buon corso strutturato per rispondere alla realtà di un’aggressione, in tutti i suoi aspetti. Troppo spesso le donne si trovano nella condizione di non avere le basi per fronteggiare una situazione di pericolo. Ogni donna, di qualunque età, può e deve avere la possibilità di sapere, innanzitutto, come evitare le situazioni pericolose e, se la prevenzione non è stata sufficiente, cosa fare se il pericolo è già presente”.
In Italia, ogni 15 minuti viene commesso un reato contro una donna, secondo un recente report della Polizia di Stato sono in aumento le denunce da parte di donne che subiscono aggressione . Ogni giorno, sempre secondo questo report, 88 donne sono vittime di atti di violenza, una ogni quarto d’ora . Senza distinzione di latitudine, l’ aumento di vittime di reato di sesso femminile è lo stesso in Piemonte come in Sicilia. Dati agghiaccianti , unico dato consolante la maggiore coscienza dei delitti subiti, una rinnovata propensione e fiducia nel denunciare, forse per effetto del codice rosso già in vigore.
“I corsi di antiaggressione femminile – ha sottolineato il dottore Angelo Scarpignato – sono rivolti a donne di qualsiasi età, non sono corsi di fitness, né di preparazione atletica. Il lavoro fisico, dal riscaldamento alle tecniche di difesa fisica insegnate, è stato studiato per poter essere affrontato senza difficoltà da chiunque, indipendentemente dall’età, grado di allenamento, struttura fisica.
Il programma affronta ogni aspetto della sicurezza, partendo dall’arma fondamentale per imparare a riconoscere ed evitare le situazioni di rischio: la prevenzione. In questa prima fase le allieve imparano a valutare il potenziale rischio; vengono infatti analizzate svariate situazioni (in treno, in auto, in casa, in strada). Il secondo step è la “difesa verbale“, alle allieve viene insegnato ad usare la voce, insieme ad un’adeguata postura, per scoraggiare l’aggressore e nel contempo attirare l’attenzione di eventuali passanti.
Infine, vengono insegnate tecniche di difesa fisica tenendo conto delle situazioni che si possono sviluppare: entrambi in piedi, aggressore in piedi e donna a terra, entrambi a terra. I colpi sono estremamente semplici ed efficaci, non vengono insegnati pugni, né calci coreografici. I principi guida sono l’immediatezza della reazione e l’efficacia. Ogni allieva è in grado, fin dalle prime lezioni, di affrontare la situazione.
Il metodo prevede invece che le allieve mettano in pratica le tecniche apprese, verbali e fisiche, attraverso le simulazioni di aggressione sotto effetto adrenalinico, fondamentali per imparare a gestire le reazioni sotto stress emotivo. Viene poi insegnato alle allieve l’utilizzo di strumenti difensivi occasionali (penna, ombrello, chiavi) e del pepper-spray.
Viene inoltre dato ampio spazio al linguaggio del corpo, all’allenamento del colpo d’occhio e della visione periferica, al concetto di confini personali. Tutto questo bagaglio permetterà alla corsista di sviluppare una mentalità difensiva che porterà con sé per sempre”.