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Catania, lotta all’illegalità diffusa: denunce e sanzioni

Catania, lotta all’illegalità diffusa: denunce e sanzioni

I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa, con il supporto dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Reggimento “Sicilia”, nonché con l’ausilio di personale della Polizia Locale e di tecnici della Enel Distribuzione, hanno svolto un vasto servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto della criminalità in genere.

In particolare due catanesi, un uomo di 50 ed una donna di 35 entrambi abitanti in via Della Concordia sono stati denunciati per furto aggravato in quanto, a seguito dei preliminari accertamenti conseguenti al controllo incrociato dei dati rilevati in centrale elettrica, è stato riscontrato che avevano abusivamente collegato le loro abitazioni alla rete elettrica pubblica, tra l’altro con collegamenti molto precari sotto il profilo della sicurezza.

Nel corso di una verifica effettuata all’interno di un cantiere edile in via Zia Lisa sono state rilevate varie violazioni in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, nonché riscontrata la presenza di un lavoratore irregolare, infrazioni queste che hanno visto l’applicazione della relativa sanzione pecuniaria di oltre 20 mila euro complessivi ed il recupero di 1200 euro di contributi previdenziali ed assistenziali.

Ad un venditore abusivo di ortofrutta, individuato nello stradale San Giorgio, è stata contestata la mancanza dei requisiti professionali e l’occupazione abusiva di suolo pubblico con conseguente sanzione di 3500 euro, mentre la merce sequestrata e stata donata in beneficenza ad enti assistenziali.

Nel contempo, il presidio dei punti nodali della circolazione stradale ha consentito l’identificazione di 35 persone ed il controllo di 25 autoveicoli, attività che ha portato al segnalamento alla Prefettura di 3 persone quali “consumatori” di droga poiché trovati in possesso di quantità di sostanza stupefacente per uso personale. L’attività ha anche riguardato il controllo dell’osservanza, da parte delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, delle relative prescrizioni loro imposte dal provvedimento restrittivo.

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