Nell’ambito di attività d’indagine coordinate da questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Catania hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale (arresti domiciliari), emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale, nei confronti di Giuseppe Milici, originario di Regalbuto, in quanto ritenuto responsabile del delitto di illecita coltivazione di sostanza stupefacente.
L’estensione della piantagione – munita di un complesso sistema di irrigazione e insistente su un appezzamento di terreno di oltre mille metri quadrati di proprietà di un soggetto catanese, risultato estraneo ai fatti – nonché il suo intrinseco valore economico, che si aggirava intorno al milione e mezzo di euro, aveva imposto ai responsabili della illecita coltivazione di vivere stabilmente presso il fondo coltivato, appositamente attrezzato con un capanno.
In esito alle attività coordinate dalla Procura della Repubblica e svolte dai militari della Compagnia “Pronto Impiego” di Catania: Giuseppe Milici, 50enne originario di Ragalna, è stato individuato come l’ulteriore responsabile della piantagione di sostanza stupefacente sequestrata a Misterbianco; il Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale, su richiesta di questo Ufficio, ha disposto nei confronti del predetto MILICI l’applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari.
L’attività di indagine si colloca nel più ampio quadro delle attività poste in essere da questa Procura della Repubblica e dalla Guardia finanza di Catania volte alla repressione della produzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti e a tutela, in particolar modo, delle fasce più deboli della popolazione.