E’ stato un successo la prima delle tavole rotonde on line sul tema “Navigazione consapevole – educare non vietare”. Un progetto ideato e promosso da Salvo Troina, già sovrintendente capo della Polizia postale e vice presidente dell’associazione Giustizia e Pace.
L’iniziativa è rivolta a genitori e docenti dell’Istituto comprensivo Giovanni Verga di Catania e delle scuole che hanno aderito, gli istituti comprensivi: “Vitaliano Brancati”, “Vittorino Da Feltre”, “Livio Tempesta”,”San Giovanni Bosco”, “Fontanarossa”, “Giovanni Parini”, “Coppola-De Sanctis” e il Circolo didattico “Edmondo De Amicis”.
Il progetto è stato condiviso dal Comune di Catania e sono state proprio Barbara Mirabella, assessore alla pubblica istruzione, attività e beni culturali, pari opportunità e grandi eventi e Giusy Balsamo, titolare delle politiche scolastiche presso il Comune di Catania, ad aprire l’incontro, sottolineando che il Comune porta avanti, nelle scuole, diversi progetti sulla legalità e, di concerto con la Polizia postale, organizza incontri rivolti agli alunni per prevenire i pericoli del web. «Abbiamo accolto e condiviso – hanno detto – il progetto dell’associazione “Giustizia e pace”, rivolto a genitori e docenti, perchè amplia questo scenario importante di informazione e prevenzione, coinvolgendo coloro che sono il primo presidio educativo, perchè acquisiscano le competenze essenziali, attuino le strategie necessarie per monitorare la navigazione di figli e discenti e sappiano discernere ciò che è lecito seguire, allontanando panorami distorti che seminano devianze».
L’iniziativa è stata seguita da oltre 90 partecipanti, tra genitori e docenti. Tutti hanno ascoltato con grande attenzione le lezioni tenute da Salvo Troina, relatore chiaro e puntuale. Troina ha ribadito che «I ragazzi non devono essere lasciati soli nella navigazione e occorre preparare il terreno attraverso il dialogo, perchè spesso non si comunica, si è troppo presi dal messaggiare, ciascuno col proprio cellulare, e si perde la bellezza della parola, del ritrovarsi insieme e dello “stare attenti al pericolo dell’incomunicabilità”, così come raccomanda Papa Francesco». Il relatore ha segnalato quello che può definirsi “internet buono”, indicando alcune app, come “Drive&listen”, che consente di viaggiare nelle varie città del mondo come se si fosse in automobile, acquisendo notizie, curiosità e respirandone l’atmosfera e “Senza paura stop al bullismo”. Il relatore ha messo in evidenza il lato oscuro di “Youtube kids”, che dovrebbe filtrare contenuti meno adatti ai bambini, ma in realtà è un luogo poco sicuro, perchè vi si può annidare l’Elsagate, cioè contenuti inappropriati, ad esempio scene che possono turbare la mente dei bambini come la sessualizzazione dei personaggi di Walt Disney, mutilazioni e altro.
Di seguito ha parlato dei pericoli legati al sexting (attività di condivisione di contenuti di carattere sessuale tra utenti inviati tramite smartphone e reti social) al body shaming (forma di bullismo verbale che consiste nel deridere una persona per il suo aspetto fisico), al net gaming (dipendenza dai giochi di rete). Per questo è necessario che il genitore dia ai figli un tempo limitato da dedicare ai giochi. Infine, Troina ha parlato del social Tik Tok e delle sue a volte poco affidabili challenge.
«Fate attenzione ai vostri figli e discenti se presentano segni fisici, se sono svogliati e non studiano più come prima o se sono distratti – ha raccomandato -. Questi comportamenti vanno attenzionati perchè nascondono un disagio». Il relatore ha fornito delle strategie di controllo anche attraverso app e ha segnalato che attraverso l’app YouPol della Polizia postale si può denunciare mantenendo l’anonimato. Carola Tirenna, referente per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo dell’Ic Giovanni Verga, ha concluso ringraziando l’associazione Giustizia e Pace e facendosi portavoce di genitori e insegnanti che chiedono altri incontri analoghi.