Al recente Salone del libro di Torino hanno presentato i loro libri due studenti di istituti superiori giarresi. Si tratta di Andrea Mille, dell’Iis Fermi-Guttuso, e di Marianna Romeo, del Liceo Leonardo, che sfatano il luogo comune dei giovani lontani tra i libri.
Andrea Mille, classe 2008, ha scritto il libro fantasy Epic wars La caduta di Caos (Albatros 2021). Il libro parla di Andrea, re dei re con una missione da compiere: salvare Caos e lo Spazio della fantasia; il re del male vuole rubargli il trono e lui deve impedirglielo a tutti i costi.
Le illustrazioni sono della sorella di Andrea, Giulia, ex alunna del Liceo artistico Guttuso. «La passione per la scrittura – ci racconta Andrea – è nata per via di un grande bisogno di esprimere la mia essenza, la mia creatività e le mie storie e da un grande piacere nel portare su carta una storia importantissima per la mia infanzia».
Marianna Romeo è nata invece nel 2003 ed è autrice di Posso andare in bagno (Noctua Book 2021), romanzo in forma di diario, scritto durante il lockdown, dove l’attualità si mescola alle vicende adolescenziali e personali di Serena, una sedicenne presa tra scuola e amicizie, professori e primi amori, lezioni di matematica e disturbi alimentari, genitori e didattica a distanza, primi approcci consapevoli alla vita e alla morte di persone care. «Ho iniziato a scrivere – dice Marianna – perché avevo delle storie da condividere, credo. Tra dieci, venti, trent’anni, ci sono istanti che non voglio dimenticare. La malattia e gli insegnamenti dei miei nonni, i proverbi e i loro modi di dire; le vite dei miei compagni, e le esperienze che stiamo vivendo insieme; i professori».
Felicissimo Andrea per aver partecipato al salone del libro. «L’esperienza del Salone del libro è stata per me veramente entusiasmante – dice -. Oltre al piacere di vedere il mio libro lì, sono sempre aperto a esperienze che mi arricchiscano di cultura e che nutrano la mia mente, e lì di certo non mancavano».
Il libro di Marianna sarà presente anche alla Fiera del libro di Roma. «Sulla mia generazione se ne dicono di tutti i colori – racconta – ma le critiche sono sempre motivate? La maggior parte dei ragazzi che ho conosciuto finora sa dove vuole arrivare. I giovani di oggi, domani, saranno adulti strepitosi».