Picchiata al culmine di una furibonda lite familiare tra due conviventi, drammaticamente degenerata. E’ accaduto ieri a Fondachello di Mascali in un complesso residenziale.
La vittima è una 26enne di Mascali che ha riportato lesioni e traumi con prognosi superiore a 30 giorni. L’aggressore, 32 anni, di Mascali, che dopo la violenta lite era recato al lavoro in un esercizio commerciale di Santa Maria la Strada a Giarre, è stato arrestato per maltrattamenti e lesioni.
L’intervento della pattuglia è scattato dopo che la donna, accompagnata da una conoscente al Cannizzaro di Catania ha rivelato quanto accaduto, inducendo i medici del pronto soccorso ad attivarsi, allertando il locale posto di polizia.
Tutta la dinamica è ancora in fase di ricostruzione. I medici del sanatorio catanese, al termine degli accertamenti sanitari, hanno accertato che le ferite erano state originate da colpi inferti a mani nude. I fatti sono avvenuti ieri mattina e l’azione degli investigatori è scattata all’ora di pranzo, quando l’aggressore, una volta identificato, è stato raggiunto sul posto di lavoro a Giarre e, come detto, arrestato (è stato sottoposto a fermo di P.G.).
Della vicenda sono venuti a conoscenza i carabinieri della Stazione di Mascali che hanno condotto le indagini.
Quello di ieri è solo l’ultimo di una serie di arresti operati in virtù del cosiddetto “Codice Rosso”. Per l’acuirsi del fenomeno della violenza di genere l’Arma dei Carabinieri ha creato una rete di militari specializzati nella particolare normativa, che si occupano, h24, sia di dare supporto in tempo reale ai CC delle Stazioni operanti, sia di fare aggiornamento a cascata di tutto il personale delle 9 Compagnie del Provinciale di Catania che operano sempre in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria Etnea.