Il sindaco Leo Cantarella accelera i tempi nell’intendimento di chiudere al più presto la pratica relativa alla definizione della Giunta (occorre nominare altri tre componenti) e della presidenza del Consiglio. Gli accordi elettorali prevedevano un rappresentante per ciascuna delle 6 liste di appoggio, tuttavia non mancano i nodi da sciogliere, poichè, proprio all’interno delle liste, non si riesce ancora a trovare la quadra nell’indicazione di un solo nominativo, tra i tanti che hanno velleità di svolgere un ruolo di primo piano nell’esecutivo. Le maggiori tensioni si concentrano nella lista civica “Giarre torna città” che ha conquistato ben 4 scranni.
Tuttavia, secondo Cantarella, il ruolo del presidente, necessariamente, dovrà essere assunto da persona oltre che equidistante, con una esperienza consolidata nella gestione degli atti consiliari. Questo perché l’ente sta affrontando una difficile fase, quella del dissesto. Da qui a poco il Consiglio sarà chiamato a valutare una raffica di atti fondamentali e particolarmente delicati. A cominciare da quell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, finito nei mesi scorsi sotto la lente di ingrandimento della Direzione Centrale della Finanza Locale del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del ministero dell’Interno. I nuovi consiglieri esordienti sono chiamati ad assumersi enormi responsabilità sul futuro della città che, come paventato nei giorni scorsi dallo stesso sindaco Cantarella, rischia un secondo dissesto che annienterebbe la città.