Il governo regionale come appreso ieri, rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni in Sicilia (le attività didattiche ripartiranno giovedi 13) per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid”.
La decisione è stata assunta nella tarda mattinata di ieri dalla task force regionale riunitasi, alla presenza degli assessori regionali alla salute Ruggero Razza e all’Istruzione Roberto Lagalla. “A prescindere dal rinvio di tre giorni – afferma il sindaco di Giarre, Leo Cantarella – ritengo che il ritorno a scuola, nel caso in cui queste condizioni dovessero perdurare, sia una vera e propria follia; da sindaco e da medico, non voglio essere complice di un modus operandi altamente svantaggioso per la salute dei cittadini. Le strutture sanitarie in questi giorni hanno già una mole di lavoro sovradimensionata rispetto all’attuale organizzazione sanitaria”.
Il sindaco Cantarella non nasconde, poi, il proprio disappunto sulla gestione dei tamponi. “Sono stato sollecitato anche dal Comitato cittadino Rivogliamo l’ospedale e ho chiesto che si istituisse nella nostra città una postazione fissa per l’esecuzione dei tamponi, analoga a quella attiva al Tupparello di Acireale, visto il gran numero di positivi presenti nella nostra città. E invece, al momento, rimane operativo solo la postazione acese, con l’inevitabile congestionamento del servizio”.
Frattanto martedì, alle 12, nel salone degli specchi del Municipio, il sindaco Leo Cantarella ha convocato un vertice con i dirigenti scolastici dei tre istituti comprensivi e delle scuole superiori per fare il punto sull’emergenza Covid a Giarre. Al tavolo parteciperanno anche l’assessore alla Pubblica Istruzione, Antonella Santonoceto, il commissario Covid, Pino Liberti, il direttore del distretto sanitario di Giarre, Renato Raciti, il comandante della Stazione dei carabinieri, Lgt Alessandro Calabretta.