Riceviamo e pubblichiamo la risposta del segretario del PD di Fiumefreddo di Sicilia Gino Currò alle dimissioni dal partito del consigliere Maria Taormina.
“Le accuse infondate che la consigliera comunale Maria Taormina lancia nei confronti del PD della cui sezione mi onoro di essere il segretario mi hanno fatto pensare alla favoletta di Fedro, che il mio professore mi raccontava a scuola, “Il Lupo e l’agnello”: “Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l’agnello beveva a una certa distanza, più a valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora gli disse: “Perché osi intorbidarmi l’acqua?”. L’agnello tremando rispose: “Come posso fare questo se l’acqua scorre da te verso di me?”.”E’ vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole”.”Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato”.”Allora” riprese il lupo “fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle parolacce”. Quindi saltò addosso all’agnello e se lo divorò”.
Sono infatti tutti falsi pretesti quelli che la ormai ex compagna scrive, nascondendo l’unica verità, che cioè il Partito, quello che a suo dire non dà fiducia ai giovani, quello dove non si può crescere, quello che non tiene fede alle decisioni assunte, l’ha accolta mettendole sotto i piedi il classico “tappeto rosso”, le ha dato tutta la visibilità possibile e, anche se iscritta da poco, l’ha proposta come rappresentante all’assemblea regionale del PD. Infine, come segno di grande fiducia, il Partito l’ha candidata a Sindaco su proposta unanime dell’assemblea accettata da tutti. È lo stesso partito il cui segretario l’ha “corteggiata”, come lei scrive, affinché aderisse, in quanto giovane, in quanto donna, eletta in Consiglio comunale, e proveniente da una tradizione familiare che al Partito ha fatto sempre riferimento. È forse una colpa desiderare che il Partito cresca con l’apporto di forze nuove che dovrebbero dargli nuova linfa?
In merito al rimprovero della mancanza di linea politica relativamente alle prossime comunali, questo ci sembra oltremodo specioso in quanto, malgrado la pandemia, in qualità di segretario ho convocato più volte il Direttivo e l’Assemblea, riunioni dalle quali è emersa a chiare lettere la linea da tenere, che fosse di mediazione e sintesi delle istanze diverse dei gruppi al fine di predisporre una lista unitaria da opporre con buone possibilità di vittoria all’attuale compagine governativa che ha ridotto il Paese in questo infimo stato di degrado mai prima raggiunto. Particolare riguardo il Partito ha riservato da sempre al dialogo con la società civile e il mondo dell’associazionismo, partner privilegiati per avviare l’auspicato rinnovamento della politica. Per questo sono stati avviati incontri con Democratica Città nell’intento di mediare tra i gruppi e approdare a liste più unitarie possibili senza che si sia minimamente avallato il nome del candidato sindaco da loro proposto nella considerazione che, in presenza di troppi nomi, fosse piuttosto opportuno lavorare per semplificare il panorama. Allo stesso modo e con gli stessi obiettivi sono stati avviati incontri oltre che con Democratica Città con Fiumefreddo Lab, associazioni con le quali si è deciso di fare un percorso comune alle prossime amministrative. Il nostro obiettivo è quello di formare una lista civica che può anche vedere al suo interno la compresenza di forze che si richiamano a storie e ideologie diverse dalla nostra ma non organicamente rappresentate bensì cementate dall’interesse e dall’amore verso il paese e da un programma di rilancio e risveglio cittadino.
Come vedi, cara ex compagna, la linea politica è chiara, allo stesso modo della strategia e della tattica per cui non possiamo concordare con le tue scelte di aderire ad una coalizione di centro-destra organico che il candidato sindaco da te scelto rappresenta ed anzi ci stupiamo che tu possa averlo fatto. Comunque sappiamo che i giovani vogliono fare le loro esperienze, pur sbagliando, incuranti dei consigli dei più vecchi di loro, permettimi di dirti, tuttavia, che dubito che in quella “casa” che è il Centro-Destra, di cui non condivido nessuna idea, tu troverai le migliori condizioni per crescere e sviluppare la tua libertà e la tua autonomia. Quando avrai capito di avere sbagliato saremo ancora qua ad attenderti!”.