Venerdì scorso, 18 febbraio, nel corso dell’evento “Amore e Poesia”, è stata presentata la silloge poetica del dottor Salvatore Di Dio, già dirigente del Ser.T. di Giarre, presso la “Casa del Vendemmiatore” di Santa Venerina.
La serata, coordinata dal prof. Giovanni Vecchio e organizzata dall’associazione culturale Sto.Cu.Svi.T (Storia, Cultura e Sviluppo Territoriale), con l’apporto della Pro Loco dello stesso paese e della Fidapa di Giarre e Riposto, ha visto protagonista lo psichiatra-poeta, già noto per le sue numerose opere precedenti.
I saluti dell’assessore alla cultura del Comune di Santa Venerina M. Assunta Vecchio e dell’editore Alfio Grasso (ALGRA Editore) hanno dato inizio all’evento seguito da un numeroso pubblico: nel rispetto delle regole anti-Covid: l’avvenimento è stato accolto da una folta presenza di stimatori.
La scrittrice e giornalista Rita Caramma ha dato il suo contributo, quale relatrice, e ha intrattenuto una interessante conversazione con l’autore.
Ex collega del poeta e attuale presidente della Fidapa di Giarre e Riposto, Anna Maria Patané ,si è aggiunta agli attori Santo Pennisi e Francesca Agate, nella lettura di alcune liriche inserite nella raccolta. L’ausilio della musica di sottofondo che accompagnava le parole che scorrevano riflesse, ha dato un tocco di eleganza alla serata. Molto toccanti ed emozionanti i momenti destinati alla musica: intermezzi dedicati agli anni ’60 di Gesuele Sciacca (presidente della suddetta associazione culturale) alla chitarra e Daniela Greco per la voce, del bravissimo fisarmonicista Salverico Cutuli e del tenore Orazio Giovanni Vecchio, il quale ha deliziato il numeroso pubblico intervenuto regalando tre brani classici, molto applauditi.
Difficile non essere scossi emotivamente in due momenti particolari: quando il Pennisi ha letto la poesia che riporta il titolo della raccolta del Di Dio: “Aspetterò la luna” e quando i due musicisti, Sciacca e Cutuli insieme, improvvisando, hanno eseguito “La cura” del compianto Battiato.
Coordinato in maniera impeccabile, l’evento ha ben reso l’idea di tutto l’ardore che il poeta mette nelle sue liriche, nulla è stato tralasciato e la manifestazione si è svolta in maniera scorrevole e senza pause, concludendosi con omaggi floreali donati dall’associazione Sto.Cu.Svi.T, e con un abbondante e ricco buffet offerto dallo stesso poeta.
Nhora Caggegi