La Shoah per fucilazione: la prima fase dello sterminio di massa degli ebrei, è il titolo di un incontro culturale organizzato dalla Società Giarrese di Storia Patria e Cultura, presieduta dal prof. Nicolò Mineo, in collaborazione con il Comune di Giarre.
L’argomento, trattato dal professore Carmelo Belfiore, negli ultimi tempi è stato oggetto di accurate ricostruzioni storiografiche. Si tratta dello sterminio di circa un milione e ottocentomila ebrei avvenuto in Unione Sovietica in seguito al patto Molotov – Ribbentrop. Fu un Patto di non aggressione di durata decennale, stipulato a Mosca e firmato, rispettivamente, dal ministro degli Esteri sovietico Vjaceslav Motolov e dal ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop. Quindi, un accordo fra la Germania nazista e l’Unione Sovietica, includendo i territori da quest’ultima annessi: i contraenti si impegnavano a non aggredirsi reciprocamente; a non appoggiare potenze terze in azioni offensive; a non entrare in coalizioni rivolte contro uno di essi.
La Shoah è, certamente, l’evento più complesso e mostruoso avvenuto nel secolo scorso . Di questo feroce sterminio di massa si è saputo quasi tutto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, a seguito della scoperta dei campi della morte che si trovavano, soprattutto, nella Polonia occupata dalle truppe del terzo Reich. Ma i grandi numeri della barbarie non bastano per descrivere l’orrore della somma infinita di tanti drammi individuali, che i pochi superstiti per anni non hanno osato raccontare.
Anna Fichera