Una diffida quella che l’assessorato regionale agli Enti locali ha trasmesso al sindaco di Giarre e al segretario generale Marco Puglisi per l’ennesima tragicomica svista.
Con nota del 14 marzo scorso l’amministrazione comunale era stata sollecitata a fornire chiarimenti in ordine ad un esposto che l’ex vice sindaco Dario Li Mura ha inoltrato alla Regione, nel febbraio scorso, su potenziali profili di nullità nelle determinazioni con cui si è proceduto alla nomina di un esperto legale (avv. Orazio Scuderi) e un esperto finanziario (dott. Letterio Lipari).
Il funzionario direttivo dell’assessorato regionale Enti locali, Giuseppe Petralia, aveva concesso 30 giorni di tempo al Comune, termine poi trascorso senza che sia stata fornita alcuna risposta dall’amministrazione. “Pertanto – si legge nella nota della Regione – al fine di potere avviare l’attività di vigilanza e di controllo sugli enti locali, si assegna un ulteriore termine di 10 giorni per trasmettere via pec i predetti chiarimenti, preavvertendo che, decorso infruttuoso il termine assegnato, sarà valutata l’opportunità, in assenza dell’eventuale apporto partecipativo dell’ente, di concludere ugualmente il procedimento, tenendo conto degli atti acquisiti e procedere ad avviare un accertamento ispettivo, il cui onere sarà posto a carico dell’amministrazione comunale.
Ora sorge una domanda: perché il sindaco o meglio ancora il segretario Puglisi non hanno fornito i richiesti chiarimenti alla Regione? Quale motivo spinge ad assumere tale sciatteria amministrativa. Giarre rischia un secondo dissesto e tutto serve tranne che mettere in pratica manovre azzardate. L’impressione che se ne trae è che anche l’amministrazione Cantarella segua il percorso del “Cimabuismo”.