Sant’Alfio, sotto la chioma del Castagno… per difendere la pace -
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Sant’Alfio, sotto la chioma del Castagno… per difendere la pace

Sant’Alfio, sotto la chioma del Castagno… per difendere la pace

Il Comune di Sant’Alfio ed il Club per l’Unesco di Acireale hanno organizzato e promosso l’evento culturale che, da anni, viene celebrato sotto la chioma del vetusto “Castagno dei Cento Cavalli”, rinnovato dalla recente potatura che ha fatto sviluppare una nuova vegetazione. Parliamo della XIV edizione della cerimonia di consegna del Premio “Sant’Alfio Fonte di Pace”.

La manifestazione è iniziata con l’accoglienza dei partecipanti ed il saluto delle autorità presenti, per proseguire con una performance degli alunni del liceo classico “Michele Amari”, curata dalla prof.ssa Grazia Carota, affiancata dalla mostra di alcune opere dello scultore Gisvelto Mele. La cerimonia è entrata nel vivo con l’assegnazione del Premio “Sant’Alfio Fonte di Pace” ai coniugi santalfiesi Enzo e Tina Caruso che, annualmente, si recano per una missione umanitaria in Guinea Bissau, territorio ubicato a sud del Senegal, all’estremità ovest del continente Africano, riconosciuto come uno dei cinque stati più poveri del mondo.

Altro premio è stato assegnato allo scultore Gisvelto Mele, appassionato d’arte sin dalla tenera età, i quale, da oltre un ventennio, in maniera continuativa, si occupa di scultura: con i più svariati tipi di roccia realizza statue e bassorilievi di diverse vene espressive, spaziando dai soggetti arcaici all’a arte sacra, con una marcata propensione verso moderne concezioni geometriche, talvolta tendenti a concetti di fisica dei vari generi. Oggi, le sue sculture le troviamo in parchi e giardini di luoghi pubblici, ottenendo effetti e risultati di apprezzabile attenzione.

La consegna del Premio “Sant’Alfio Fonte di Pace” edizione 2022 è stata organizzata e curata dalla presidente per l’Unesco di Acireale, prof.ssa Nellina Ardizzone, e dal Sindaco di Sant’Alfio, Giuseppe Maria Nicotra. Alla manifestazione erano presenti, tra gli altri, il vice sindaco Salvatore Tornabene; l’assessore Alfio Nicolosi; il presidente dei Lions Giarre-Riposto, dott. Antonino La Spina; il parroco di Sant’Alfio; padre Giovanni Salvia; il prof. Enzo Coniglio, diplomatico internazionale presso il Ministero degli Affari Esteri.

Quest’ultimo, nel suo intervento rivolto principalmente alle studentesse presenti, si è soffermato sul ruolo della donna che «fondamentalmente, deve difendere la pace. È tempo che le donne, pur avendo una grande stima per gli uomini, siano portatrici di quel loro talento naturale della maternità per l’impegno a favore della “Cultura della Pace”. Per prevenire conflitti e violenze, è necessario che la pace cominci dall’essere vissuta come un valore profondo nell’ intimo di ogni persona». Il prof. Coniglio, rivolgendosi alle ragazze, ha sottolineato che «per capire meglio il fenomeno della “Pace” vale la pena dare uno sguardo al Compendio della Dottrina della Chiesa sul ruolo della donna che, fondamentalmente, deve difendere una cultura democratica e, nel contempo, testimoniare la vocazione della maternità per difendere l’armonia, l’unione, la concordia nel mondo. Anche il nostro Papa Francesco ci ricorda che la pace è dono e nasce dalla tenerezza delle madri».

Ad allietare la manifestazione gli alunni del Liceo classico di Giarre “Michele Amari”, presieduto dal dirigente scolastico prof. Giovanni Lutri.

Anna Fichera

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