Il sindaco di Catania Salvo Pogliese ha dato ieri le dimissioni: per lui una candidatura alle Politiche del 25 Settembre.
“Ho presentato le mie dimissioni da sindaco di Catania. È stata una scelta molto sofferta e a lungo ponderata e il momento era già stato individuato ben prima della crisi, imprevedibile, del Governo Draghi. Le mie dimissioni sono sempre aleggiate fra gli addetti ai lavori e sulla stampa, seppure chi le invocasse di giorno facesse di tutto per scongiurarle di notte”, afferma Salvo Pogliese sindaco di Catania sospeso dall’incarico in applicazione della legge Severino per la sua condanna, il 23 luglio del 2020, del Tribunale di Palermo per peculato a 4 anni e 3 mesi di reclusione nel processo su rimborsi all’Ars.
“Dopo l’ingiusta e inaspettata sospensione del 24 gennaio, nonostante illustri costituzionalisti sostenessero con convinzione la tesi opposta, avallata anche da quello che ha sempre sancito la Corte Costituzionale – afferma Pogliese in una nota – ho valutato insieme alla mia Giunta quale fosse la decisione migliore per la Città. Una Giunta perfettamente legittimata a condurre l’Amministrazione in mia assenza e che per questo ringrazio”.
La Giunta resterà in carica fino alla nomina di un commissario, che avrà i poteri di sindaco e assessori, che dovrà essere nominato dalla Regione Siciliana tra 20 giorni.
E’ bufera fra 5 stelle e Fratelli d’Italia a qualche ora dalle dimissioni di Salvo Pogliese che ormai non è più il sindaco di Catania. Il primo cittadino, sospeso da tempo, ha rotto gli indugi ma sulla sua decisione piovono i dubbi dei 5 stelle che parlano non di scelta sofferta ma di lacrime di coccodrillo.
“Le dimissioni di Pogliese sono un atto che aspettavamo da tempo. Peccato arrivino con enorme ritardo. Se è vero ciò che sostiene l’ormai ex sindaco, e cioè che è stata una scelta sofferta e non legata a dinamiche nazionali, non si capisce perchè non l’abbia fatta prima, magari restituendo la parola ai cittadini e consentendo di votare nella scorsa finestra elettorale, risparmiandoci un anno di commissariamento” dicono portavoce M5S del Catanese a tutti i livelli istituzionali.
“Se lo vedremo candidato alle elezioni nazionali – spiegano i portavoce M5S – sarà chiaro a tutti che quelle di oggi sono solo lacrime di coccodrillo e che la reale intenzione dell’ex primo cittadino sia solo quella di trovare una poltrona più comoda”.
Una delle peggiori amministrazioni di sempre
“Con queste dimissioni cala il sipario su una delle peggiori amministrazioni di sempre, caratterizzata da assessori che hanno abbandonato la nave in tempesta per concorrere alle regionali e da un sindaco assente per un periodo molto più lungo di quello che Catania poteva permettersi”.
“Mentre la città – sottolineano ancora – viveva momenti drammatici, sommersa dai rifiuti, abbandonata a sé stessa e costretta quasi all’autogestione, la compagine politica che la governava pensava a come riposizionarsi in poltrone più comode.
Nel frattempo noi non abbiamo mai smesso di lavorare per il bene comune, portando a casa risultati e mettendo pezze, a volte, alla colpevole inerzia del Comune” – concludono.
Il Pd affida il suo attacco al segretario Angelo Villari e a Jacopo Torrisi “Dopo aver ignorato per mesi le continue richieste di dimissioni che, come Pd di Catania, gli avevamo rivolto dopo aver condannato la città ad un immobilismo in piena crisi Covid19, dopo non aver tentennato nemmeno quando la città è stata seppellita dai rifiuti, oggi il nostro (ex) sindaco si dimette, con una pec, lasciandoci per i prossimi mesi nelle mani di un commissario. Per “pura causalità”, le dimissioni di oggi vengono rese nell’ultimo giorno utile che consente a Pogliese di candidarsi al Parlamento. Ma le sorti del singolo non ci interessano, siamo una forza politica e della città vogliamo occuparci”.
La replica al veleno viene da Basilio Catanoso “Le prevedibili reazioni isteriche di alcuni esponenti politici di sinistra e 5Stelle, a seguito delle dimissioni di Salvo Pogliese da Sindaco di Catania, sono solo lo specchio della loro pochezza, politica e umana” dice l’esponente di Fdi catanese.
“Salvo ha sostenuto in questi mesi il peso di essere sospeso in una Città privata ingiustamente del proprio Sindaco eletto dal popolo, per colpa di una legge assurda come la Severino. Lo ha fatto senza percepire più alcun emolumento, è bene ricordarlo, ritenendo che fosse corretto e responsabile che la propria Giunta andasse avanti per consentire che fossero portati a termine i progetti avviati in questa sindacatura, in particolar modo su fondi europei e PNRR”.
È appena il caso di ricordare che PD e Sinistra Italiana, oggi così solerti nel lapidare Pogliese, sono le stesse forze politiche che risponderanno insieme a Bianco alla Magistratura per la responsabilità di aver provocato il dissesto a Catania, causa oggi delle difficoltà nel far funzionare alcuni servizi e dell’impossibilità di assumere nuovo personale.
Alle parole di astio dei 5 Stelle, paladini in questi anni dell’inconcludenza e dell’incapacità di avanzare una sola proposta per Catania, risponderanno gli elettori nelle urne fra pochi giorni: vedremo quale sarà il consenso che hanno consolidato fra gente, dopo averla vergognosamente presa in giro in nome dell’antipolitica e delle critiche sguaiate al sistema, prima di venirne fagocitati e di comportarsi molto peggio di quelli che attaccavano in campagna elettorale”.
“Proprio i 5 Stelle sono la dimostrazione che ‘uno non vale uno’ e che è il merito a dover guidare le scelte. Salvo Pogliese potrà dimostrare adesso con maggiore serenità come le vicende che gli vengano addebitate siano prive di fondamento. A Catania, dopo le politiche e le regionali, ci sarà il tempo di costruire un progetto politico fondato anche su quanto di buono è stato seminato e boicottato per via giudiziaria con la rimozione del Sindaco”.