Sobrietà. E una serata evento di livello. Non un tributo, una festa qualsiasi, ma una Preghiera. L’abbraccio sincero, avvolgente di una intera città. La sia città natale, Riposto. Il quartiere Scariceddu dove ha mosso i primi passi. Protagonista Ciccio (per i ripostesi) Franco Battiato.
Ricordi, interviste inedite, spezzoni musicali e intense emozioni. Spiritualità. Red Ronnie magistrale conduttore di una serata confezionata nei minimi dettagli. Sullo sfondo piazza San Pietro con i suoi palazzi neoclassici gremita come non mai. Sobrietà dicevamo. Ma anche grande cura della scaletta che ha seguito un preciso percorso, altalenando emozioni e commozione.
Apre Juri Camisasca, con il celebre pezzo Nomadi che “cercano gli angoli della tranquillità nelle nebbie del nord e nei tumulti delle civiltà, tra i chiari scuri e la monotonia dei giorni che passano”. E la straordinaria e intensa Prospettiva Nevsky: “è il momento che ognuno di noi trovi la sua alba dentro un mondo al tramonto senza valori e poesia – afferma il cantautore milanese – è la canzone che conferma Franco Battiato come il più grande poeta della musica spirituale al mondo”.
Piazza San Pietro diventa magica con l’Ombra della luce cantata in arabo da Giuseppina Zappa. Ispirata al “libro Tibetano dei morti” resta un brano dal valore inestimabile. L’Ombra della Luce è in grado di iniziare il risveglio. É una preghiera, è una richiesta di protezione. É un mantra. Poi l’emozione di rivedere sul palco Michele Battiato, fratello di Franco che ha ricevuto dal sindaco della città Enzo Caragliano il premio più prestigioso, il Capitanio coraggiosi “Nino Caragliano”. Il primo cittadino si è soffermato sulla figura di Battiato “che ha mosso i primi passi nel suo quartiere, davanti al suo mare che lo ha ispirato tante volte, radicato nel territorio per poi diventare genio universale. Orgoglioso, quindi, di consegnare alla famiglia un premio prestigioso che riserviamo a quei personaggi che hanno saputo portare nel mondo la propria ripostesità, attraverso i propri ideali e quindi affermarli. Ciccio Battiato racchiude questo concetto”.
Michele Battiato che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento non nasconde la propria emozione, complimentandosi per la sobrietà con cui l’amministrazione comunale ripostese, con il supporto dell’assessorato regionale allo Spettacolo, ha organizzato la serata tributo “Stranizza d’amuri”: “Mio fratello parla da solo; non ha bisogno che lo sostenga la famiglia per questo abbiamo declinato inviti e interviste, partecipando solo ad alcuni eventi di qualità come quello di stasera, nella sua Riposto. Ringrazio la sensibilità del sindaco con la giunta ma, soprattutto, la cittadinanza ripostese. Perché noi siamo nati nel quartiere Scaricdeddu. Il cuore pulsante di Riposto, vera identità della città marinara”.
Dal canto suo, l’assessore al Turismo, Carmelo D’Urso si è detto felice della straordinaria partecipazione, “per quello che sarà ricordato nel tempo come un magico evento che restituisce ad uno dei figli più celebri affetto e ammirazione”. Sul palco ancora un susseguirsi di emozioni, con l’artista di Modica, Giovanni Caccamo che ha regalato al pubblico numeroso di piazza San Pietro una suggestiva e intensa La Cura, superando “le correnti gravitazionali. Lo spazio e la luce per non farti invecchiare”.
Poi il ritmo incalzante e coinvolgente degli Experomentia con Bandiera bianca, la testimonianza di Luca Madonia dei Denovo, musica e spezzoni di video inediti, come la spassosa partita a biliardo a casa di Battiato a Milo. Gran finale, poi, con il cantastorie ripostese Luigi Di Pino e la spiritualità di Filippo Destrieri, per 20 anni tastierista al fianco di Battiato che ha creato la giusta magia di una lunga serata evento. Nel corso della rassegna è stato ricordato il compianto notaio ripostese Filippo Patti, grande amico del cantautore ripostese. Alla figlia Stefania è stato consegnato il premio Stranizza d’amuri.