Gettonopoli e Segretario generale, la poltica giarrese si surriscalda, in piena estate -
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Gettonopoli e Segretario generale, la poltica giarrese si surriscalda, in piena estate

Gettonopoli e Segretario generale, la poltica giarrese si surriscalda, in piena estate

“Il presidente del Consiglio Giovanni Barbagallo rischia di essere denunciato (da Raffaele Musumeci ndR) per il mancato avvio delle procedure connesse all’accertamento di consiglieri comunali incompatibili, legati alla nota vice da della Gettonopoli e la cui presenza in aula rischia di inficiare gli atti comunali”.

Lo afferma il vice presidente del Consiglio Raffaele Musumeci, che punta il dito su Barbagallo anche sul mancato riscontro, dopo tre tentativi, della richiesta di sciogliere la convenzione con il Comune di Riposto che con Giarre condivide lo stesso segretario generale, Marco Puglisi, finito nel tritacarne della politica giarrese – e a breve anche ripostese – considerato che lo stesso, stante i molteplici incarichi, non riesce ad assicurare una presenza costante. Specie a Giarre, Comune dissestato, privo di dirigente finanziario.

Nella nota trasmessa da Musumeci si sottolineano alcuni precisi passaggi in ordine alla risoluzione della convenzione: “considerate le esigenze gestionali del Comune di Giarre, ente dissestato privo di ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, dei documenti di programmazione e rendicontazione degli ultimi quattro anni, con solo due dirigenti in servizio rispetto ai cinque previsti in organico; ritenuto che il Comune di Giarre necessita di una maggiore presenza del Segretario Generale rispetto a quella possibile in una Segreteria Generale convenzionata, finalizzata a garantire una ripresa gestionale e finanziaria più efficace, oltre che a garantire il buon andamento dell’attività amministrativa, si sollecita  lo scioglimento della convenzione”.

Ma, come detto, al pari della vicenda Gettonopoli, il presidente Barbagallo sembra essere più impegnato a difendere la posizione del proprio componente di gruppo, Antonio Camarda che, nonostante una sonora diffida, non ha ancora provveduto, facendo scadere i termini, a restituire le somme indebitamente percepite. La sua decadenza è dietro l’angolo.

E Raffaele Musumeci sul caso intende andare fino in fondo. E questo ha suscitato non poche fibrillazioni. Si hanno notizie in queste ore di vibrate reazioni di Camarda nei confronti del sindaco Cantarella, reo di non averlo difeso dal fuoco amico di Musumeci e dello stesso Barbagallo che avrebbe financo minacciato, seppure velatamente, di passare all’opposizione. Insomma un clima pesante.

Tutto questo alla vigilia delle elezioni regionali che segneranno il primo giro di boa del sindaco Cantarella, pronto a mettere in atto un rimpasto, sciogliendo i nodi di quei lacci che finora lo stanno condizionando. E parecchio.

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