Dopo il presidente del Consiglio Giovanni Barbagallo finito nel tritacarne di Raffaele Musumeci per il ritardato avvio delle procedure allo dopo di conclamare la decadenza di due consiglieri comunali in carica, Leo Patanè e Antonio Camarda, tocca adesso al sindaco Leo Cantarella.
In una nota al vetriolo indirizzata al sindaco, Musumeci rammenta che “a seguito della nota dell’Assessorato Regionale Alle Autonomie locali n.50595/2021 con la quale l’Amministrazione comunale di Giarre veniva sollecitata a voler riattivare l’azione di recupero dei gettoni di presenza per la partecipazione a sedute di commissioni consiliari corrisposti illegittimamente e pertanto non dovuti, il Dirigente dell’Area di Staff con propria determina n. 15 del 23.05.2022 ha disposto di procedere all’invio della comunicazione di avvio del procedimento di recupero delle somme corrisposte a seguito di illegittima erogazione dei gettoni di presenza.
Preso atto che non risulta al sottoscritto che i superiori debitori hanno provveduto a versare nel termine assegnato quanto individualmente dovuto, motivo per cui occorre provvedere ad attivare la procedura di recupero delle somme corrisposte ai suddetti ma non dovute.
La invito, nella Sua qualità di Presidente della Giunta municipale, a voler adottare con la già manifestata tempestività in caso analogo (v. del. G.M. 123 del 12.10.2015) la deliberazione di Giunta municipale con la quale il sindaco venne autorizzato a proporre azione legale nei confronti degli ex consiglieri comunali superiormente elencati ed in atto morosi per il recupero coattivo delle somme percepite per indennità o gettoni di presenza per la partecipazione a commissioni consiliari illegittimamente a suo tempo corrisposte”.