Dopo una lunga pausa estiva e una convocazione andata a vuoto nella settimana elettorale delle scorse regionali – per mancanza del numero legale – torna a riunirsi il Consiglio comunale. Poco più di 20 minuti la durata. Uno sforzo titanico, dopo mesi di inattività.
La seduta è stata l’occasione per rendere omaggio a due personalità politiche comunali recentemente scomparse: l’ex assessore e presidente del Consiglio, Giuseppe Donzello – sulla cui figura si è soffermato il vice presidente del consiglio Raffaele Musumeci – e l’ex assessore ai Lavori pubblici, ing.Luigi Di Pino, distintosi durante la sindacatura di Giuseppe Toscano.
Calorosa accoglienza in aula, poi, al consigliere di opposizione Alfio Tomarchio, rientrato in consiglio dopo una lunga convalescenza poichè vittima di un grave incidente stradale. Al centro dell’attenzione dei consiglieri, poi, l’unico vero punto, l’approvazione della proposta di deliberazione relativa alla trasformazione urbanistica di viabilità di Prg a zona territoriale omogenea “B5” di alcuni terreni. “L’atto approvato all’unanimità dal Consiglio comunale e studiato in V commissione – afferma il presidente della V Commissione Gabriele Di Grazia – è l’autorizzazione al Dirigente della III Area ad avviare il procedimento tecnico ed amministrativo finalizzato a trasformazione urbanistica legittimamente richiesta da un privato, alla luce della non reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio”.
La seduta di giovedì scorso dal punto di vista politico ha tradito le aspettative. Voci insistenti, infatti, lasciavano presagire un intervento a gamba tesa del consigliere Santo Primavera, alla sua prima uscita pubblica dopo la cocente delusione per l’esito delle Regionali, sfiorando la conquista di uno scranno all’Ars. Primavera rappresenta infatti il principale ostacolo dell’amministrazione Cantarella. Gli attacchi sferrati fino ad ora non hanno sortito reazioni d’istinto di Leo Cantarella che ha pure digerito l’endorsement di Angelo D’Anna all’avvocato acese. La tattica potrebbe essere quella di fare esporre per primo Primavera, portandolo allo scoperto, in aula, circa il suo atipico ruolo di oppositore.
L’opposizione, stando così le cose rimarrebbe rappresentata quindi solo da Leo Patanè e Carmelo Strazzeri, quest’ultimo sparito dai radar del Consiglio ormai da mesi. Anche per lui potrebbero incidere gli irresistibili canti delle “Sirene” di Macchia. Il detto greco γνῶθι σεαυτόν (conosci te stesso) è alla base di questa prova per Strazzeri; è l’arma grazie alla quale Odisseo riuscì a superare l’isola delle Sirene. Odisseo, consapevole di non poter resistere alle promesse delle Sirene, sapendo fin dove può arrivare con la sua forza di volontà, decise di farsi legare all’albero. Leo Patanè, nel frattempo, potrebbe rimanere da solo in opposizione. Sfidando il Leone di Macchia con in tasca 11 mila euro da restituire al Comune. Prima o poi.
Mario Previtera