La cartomanzia: come funziona, qual è la legislazione in Italia e perché l’attività è in crescita -
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La cartomanzia: come funziona, qual è la legislazione in Italia e perché l’attività è in crescita

La cartomanzia: come funziona, qual è la legislazione in Italia e perché l’attività è in crescita

Gli ultimi anni hanno portato molti sconvolgimenti nella vita di ognuno di noi e ci sono cambiamenti che sembrano aver messo radici nel tessuto sociale della nostra comunità. Un esempio lampante è il fenomeno che trattiamo in questo articolo: quello del successo della cartomanzia. Sembrerebbe infatti che in un tempo di incertezza quale è stato quello vissuto da milioni di italiani negli ultimi anni, uno dei fortunati settori interessati da una crescita sia proprio quello della cartomanzia. Lo confermano dati e ricerche ufficiali, che rivelano come nell’anno della pandemia si sia verificato un incremento delle prestazioni dei cartomanti di circa il 20% rispetto ai due anni precedenti. Ma cosa spinge sempre più italiani a rivolgersi a cartomanti e veggenti?

Breve storia di un’arte antica

La cartomanzia è una pratica diffusa da molto più tempo di quanto si potrebbe credere. Ci sono varie versioni riguardo l’origine della cartomanzia, così come sono diversi i popoli ai quali vengono attribuite le prime pratiche. Una versione abbastanza accreditata, riportata in molti libri di storia della cartomanzia, è quella per cui i tarocchi sarebbero dai geroglifici egizi che, secondo la leggenda, sono custodi del sapere universale. Al di là delle origini, quel che è certo è che durante i secoli l’arte della cartomanzia si è arricchita grazie a tanti influssi culturali. Per quanto riguarda i tarocchi, sembra che giunsero in Italia intorno al 1500 e che il mazzo originale fosse composto da 78 carte, 22 arcani maggiori e 56 arcani minori, questo prendeva il nome di tarocchi veneziani. Sembrerebbe che da questo mazzo siano poi derivate le carte che oggi sono impiegate in molti Paesi.

Le carte come una risposta all’incertezza

È vero che l’idea di poter prevedere il futuro e conoscere il proprio destino attira da sempre gli esseri umani. Ma non si possono certo ridurre a questo i motivi che spingono molte persone a richiedere la lettura delle carte. La verità è che spesso chi chiede un consulto è perché ha bisogno di un incoraggiamento, di qualcuno che lo aiuti a trovare delle risposte, anche se queste sono già contenute dentro di sé. Il timore di guardarsi dentro e scoprire qualcosa di difficile da accettare può spingere le persone a cercare un appoggio da parte dell’esterno, quasi per giustificare il proprio sentire alla luce del destino. Per molti farsi leggere le carte rappresenta un rischio, perché queste possono comunicare qualcosa che non solo non si ha voglia di sentire, ma può addirittura generare stress, ansia e frustrazione. Tuttavia, per tante persone questo rimane un rischio da correre per liberarsi da una altrettanto frustrante condizione di incertezza.

Ed è proprio il concetto di incertezza a offrire una possibile interpretazione della crescita delle attività di cartomanzia, a dispetto di un’epoca in cui per molti italiani le difficoltà economiche sono all’ordine del giorno. Da quando la pandemia ha iniziato a far sentire i propri effetti sulla nostra vita quotidiana abbiamo subito acquisito una consapevolezza nuova che sembra ineluttabile: tutto può cambiare da un momento all’altro, a partire dalle cose che ci appaiono più banali come le ordinarie regole del vivere in comunità. Sono pochi i momenti storici in cui si può dire che questa consapevolezza sia stata altrettanto potente, e per fronteggiare questa insicurezza ognuno elabora strategie per tenersi aggrappato alle poche certezze rimaste. Per molte persone, affidarsi alla cartomanzia significa cercare una sicurezza alla quale tenersi salde, ma anche semplicemente togliersi la curiosità di sapere se c’è un fondo di verità in ciò che le carte rivelano. Da non sottovalutare, infine, il fatto che tale situazione è inevitabilmente provocata anche da un’evidente carenza di servizi di assistenza psicologica forniti in maniera adeguata a livello nazionale.

La legislazione vigente in Italia

La cartomanzia viene definita come “un’attività economica non vietata in sé e per sé ma solo laddove venga svolta con modalità idonee ad abusare dell’altrui ignoranza e superstizione”. La legge italiana vieta il mestiere di ciarlatano, ma una sentenza del Consiglio di Stato chiarisce che ogni situazione è da valutare a sé, dato che chi offre servizi di questo tipo spesso non agisce in modo illecito abusando della credulità altrui. Pertanto, se il servizio viene presentato per quello che è (ossia uno strumento ludico, che non fornisce alcuna indicazione certa riguardo il futuro) ed erogato a cifre ragionevoli, non c’è alcun rischio di sconfinare nell’illegalità. Ecco perché è bene valutare sempre con attenzione l’affidabilità dei servizi di cartomanzia, scartando subito coloro che si autoproclamano paladini della verità. D’altronde, quando si attraversa un momento particolarmente difficile della vita, può essere molto semplice cadere vittime di truffatori. Ciò che va tenuto a mente è che la cartomanzia è senza dubbio una realtà dal fascino indiscusso, ma bisogna vivere l’esperienza con leggerezza circoscrivendola unicamente alla sua dimensione ludica.

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