Alla vigilia dell’insediamento dei neo deputati dell’Ars, l’avv.Santo Primavera candidato alle scorse elezioni e che per una manciata di voti non è stato eletto, attacca frontalmente il neo deputato ripostese Davide Vasta.
“Mi sono giunte notizie, in seguito, che sia il secondo degli eletti Davide Vasta che il primo dei non eletti, Salvatore Giuffrida, risultano essere “ineleggibili e/o incandidabili in nuce” e dopo attenta disamina ho riscontrato, con ampiezza di prova, la loro “ineleggibilità e/o incandidabilità in nuce”. Nello specifico – prosegue Primavera – è stata violata la legge elettorale ed in particolare la disposizione di cui agli artt. 8-10 della legge regionale 29/1951 e successive modifiche.
I summenzionati candidati avrebbero dovuto rimuovere secondo le forme e nei termini prescritti dalla legge le cause ostative alla candidatura e alla legittima eleggibilità per garantire la “par condicio” elettorale fra tutti i candidati delle liste ma ciò non è stato fatto. Invero, essi hanno preservato e sfruttato la propria posizione personale di privilegio nei confronti dell’elettorato così condizionando il risultato finale del voto.
Al centro dell’attenzione il ruolo di Vasta, nella qualità di amministratore di una società che avrebbe rapporti con la Regione, mentre Giuffrida risulterebbe essere dirigente dell’amministrazione regionale. Entrambi nei termini e nelle forme previste dalla legge, non avrebbero rimosso le cause ostative alla candidatura.