Nella Sala consiliare di Zafferana Etnea, nel dar vita all’ottava edizione del Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti” – anno 2022, sono stati assegnati e consegnati i premi ad artisti di chiara fama, che hanno saputo distinguersi nell’ambito della nuova figurazione. Dopo i saluti del Sindaco, avv. Salvo Russo, e del Direttore artistico, prof. Paolo Giansiracusa, che hanno ricordato “l’illustre concittadino, il pittore Giuseppe Sciuti, nato a Zafferana Etnea e cresciuto artisticamente in varie realtà culturali della nazione, con una spiccata influenza estera”.
L’artista è stato maestro di pitture scenografiche e, sin da ragazzo, ha dimostrato una spiccata attitudine per il disegno e la cromia dei colori, crescendo artisticamente, non solo nelle varie realtà cultuale dell’Italia ma anche, con notevole successo, in ambito internazionale. In breve tempo, le sue tele hanno acquistato un valore altissimo, e così, il nostro pittore, comincia a viaggiare sul territorio nazionale fermandosi nelle città più importanti: Roma, Napoli, Sassari, Firenze, Genova. Poi, valica i confini e si spinge in diverse nazioni europee. In Svizzera, a Lugano, nel 1885, decorò a tempera soffitti e scaloni del villino dell’industriale Emilio Maraini. La sua presenza continua a Londra, Parigi, Vienna, Berlino ed a Melbourne nella lontana Australia, ove ha inviato una sua opera dal titolo “Una lezione di Geografia”. Nel 1888, espone a Londra, presso il Palazzo di Cristallo, molte delle sue opere attirano l’attenzione e l’interesse degli inglesi, invogliando il colonnello John Thomas North ad acquistarle tutte per un valore di diecimila sterline.
Nell’ultimo periodo artistico, Giuseppe Sciuti predilesse la rappresentazione di grandi fatti storici e di battaglie celebri, fu sempre un suo intento comporre larghe scene in cui l’emozione scaturisce dalla grandiosità della linea totale e dalla varietà dei particolari, e pertanto venne considerato come il maggiore freschista siciliano dell’Ottocento. Oltre ai dipinti raffiguranti temi patriottici, a metà dell’Ottocento si specializzò anche nella pittura di soggetti romani e greci, dipinse una grande tela “Pindar”, che esalta il vincitore di un gioco olimpico, esposto alla rassegna nazionale di Milano e poi donato all’accademia di Brera. Quest’ultima opera è stata messa in mostra all’Esposizione Universale di Vienna, dove ha vinto una medaglia ricordo.
Anna Fichera