La cittadina dell’Alcantara si prepara alle solenni celebrazioni in onore di Santa Barbara (nella foto, un’immagine sacra della Santa in un’antica litografia), compatrona con Sant’Euplio (la cui festa ricorre l’ultima domenica di agosto), con un programma religioso di tre giorni messo a punto dall’arciprete padre Gerry Currò, coadiuvato dal gruppo parrocchiale e da volontari.
I festeggiamenti hanno preso avvio il 29 novembre, giorno del XXI anniversario della Dedicazione della Chiesa SS. Annunziata, con una Santa Messa officiata da Don Cristian Scuderi, Salesiano di Don Bosco.
La giornata di domenica 4 dicembre (festa liturgica) si aprirà con scampanio a festa e colpi di cannone, a seguire le funzioni religiose (8,30 – 11,00 – 18,00), il tradizionale omaggio floreale dei Vigili del Fuoco di Mojo Alcantara davanti al simulacro di S. Barbara e alle 18,30 la discesa della statua della Santa dal suo altare; subito dopo ci sarà l’accensione delle luci natalizie.
Tre gli appuntamenti importanti di lunedì 5 dicembre: alle 11.00 Santa Messa presieduta da P. Tonino Tricomi, Vicario Foraneo della Val D’Alcantara -Taormina, con i sacerdoti del Vicariato, alle 17.00 solenne celebrazione eucaristica presieduta da Don Roberto Romeo, docente di teologia orientale presso vari istituiti teologici siciliani e Direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, infine, alle 18.30 Solenne Processione con la presenza delle autorità civili e militari, i Vigili del Fuoco, la Confraternita dell’Addolorata e le fanciulle di Santa Barbara; da non perdere alle 16.00 il giro del paese della banda musicale “V. Bellini” di Francavilla di Sicilia, a cui si uniranno durante il percorso gli “Stendardi di Quartiere” (Rudduru, Sciara, Cappuccini-Piano Forca, Mulini, Barilaro, Annunziata, Le Palmare, Matrice e San Paolo), per radunarsi nella Chiesa SS. Annunziata per la Celebrazione e successiva Processione.
In concomitanza con la festa patronale, domenica 4 dicembre, dalle 6.00 alle 14.00 si svolgerà la “Fiera Zootecnica”, una importante tradizione secolare che si era persa negli anni passati e rilanciata dall’attuale amministrazione Pulizzi.
La manifestazione, raggiungibile dal ponte dei Cappuccini, nei pressi del campo sportivo comunale, è dedicata all’esposizione e alla vendita di animali (bovini, suini, ovini, cavalli e animali da cortile), di attrezzature agricole e prodotti dell’artigianato (campanacci, bardature per cavalli, cordame, recipienti, vestiario e calzature).
Non mancheranno gli autonegozi adibiti a paninoteca e street food.
“A fera di Santa Babbura”, come viene chiamata localmente, ha sempre attirato una moltitudine di visitatori, in prevalenza allevatori e mediatori (sensali), ma anche gruppi di famigliole incuriosite dalla presenza di molti animali di specie e razze diverse che possono essere ammirati da vicino, con le dovute precauzioni, come in un “giardino zoologico”.
Luigi Lo Presti
Pubblichiamo due antiche preghiere dialettali che fanno parte della tradizione religiosa popolare francavillese, recitate durante i temporali.
Santa Barbara, nostra Cittadina,
china di biddizzi e santitati,
priati lu Signuri stamatina
mi ni pidduna li nostri piccati.
Ogni divotu s’inginocchia e preia
m’innavi piddunu e pietati.
Santa Barbara non durmiti,
ca li porti sunu aperti,
li cannili su’ ddumati
e li torci inargintati: vota tempu, vota tempu
fa cammari stu malu tempu.