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Giarre, dopo diffida del Ministero e il rischio dello scioglimento del Consiglio, insorge l’opposizione

Giarre, dopo diffida del Ministero e il rischio dello scioglimento del Consiglio, insorge l’opposizione

Una lunga e articolata nota del ministero dell’Interno è pervenuta al Comune la scorsa settimana, in relazione alla stesura dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2018-2022. In circa 40 pagine è stata ricostruita la situazione contabile dell’Ente, diffidando l’amministrazione Cantarella a fornire risposta ai rilievi e alle richieste istruttorie e assegnando 30 giorni di tempo per “per riscontrare precedenti comunicazioni (aprile 2020 e settembre 2022) con le quali sono stati formulati rilievi e richieste sull’ipotesi di bilancio”.

La mancata presentazione di una nuova ipotesi di bilancio, con il contestuale insediamento di un commissario, potrebbe comportare lo scioglimento del Consiglio. Da qui la preoccupazione dei consiglieri di opposizione che ieri, in una nota, hanno ufficialmente chiesto la convocazione di una seduta straordinaria ed urgente di Consiglio Comunale.

In una lunga nota il consigliere di opposizione Leo Patane afferma che “la recente diffida del 9 febbraio trasmessa dal Ministero dell’interno conferma purtroppo quanto da me già ampiamente previsto.

Pochi giorni fa ho letto un comunicato del vicepresidente del consiglio Raffaele Musumeci che vantava l’operato dell’amministrazione proprio in tema di bilancio e di fuoriuscita dal dissesto. Orbene, la diffida del mistero conferma, invece, la mia tesi e confuta totalmente quanto affermato da Musumeci. Infatti, in un anno e mezzo di amministrazione Cantarella, nulla è stato fatto per uscire dal dissesto e mai nessun bilancio è stato predisposto dagli uffici e approvato dalla Giunta”.

Secondo Patanè: “le richieste istruttorie del Ministero sono rimaste inevase sicché ora il ministero diffida l’ente minacciando lo scioglimento del consiglio comunale. Una sanzione quella dello scioglimento che appare anche paradossale poiché è innegabile il fatto che il consiglio comunale non ha alcuna colpa sulla mancata approvazione degli strumenti finanziari poiché da anni nessun bilancio è mai giunto all’approvazione del consiglio. Come noto, il bilancio viene predisposto dagli uffici finanziari con la collaborazione delle varie aree. Viene poi approvato dalla giunta ed esaminato in commissione ed infine discusso ed approvato in consiglio. Purtroppo, ad oggi, nulla di ciò è stato fatto!

Tuttavia – ragiona il consigliere Patanè –  il Ministero, disconoscendo le problematiche e dinamiche interne dell’ente, minaccia lo scioglimento di un consiglio che è totalmente privo di responsabilità. E’ evidente che le responsabilità vanno ricercate altrove e non certo nel Consiglio Comunale. Insieme ai consiglieri comunali del mio gruppo (Alfio Tomarchio e Francesco Vitale) ed il consigliere Carmelo Strazzeri, abbiamo richiesto congiuntamente un consiglio comunale straordinario ed urgente proprio per fare il punto sulla situazione finanziaria dell’Ente alla luce della recente diffida ministeriale”.

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