Serata di gala per gli associati AIA (Associazione Italiana Arbitri) della Sezione di Acireale, in occasione dell’inaugurazione dei locali della nuova sede, di via delle Terme 32 C, concessi, su richiesta del presidente della sezione acese Salvatore Di Giovanni, dalla Regione Siciliana. A cinquant’anni dalla storica apertura della prima sede, risalente al 1973, resa possibile grazie all’impegno del dirigente benemerito dell’AIA ingegnere Pietro Nicolosi, ex assistente, componente e designatore nazionale di serie A, la struttura acese ha accolto i numerosi associati ai quali è stato destinato l’immobile.
A benedire i locali, dopo il taglio del nastro, effettuato dal presidente Di Giovanni, il Vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti. Presenti all’evento, oltre al Primo cittadino acese Stefano Alì e al deputato Antony Barbagallo, i vertici dell’AIA. Dal vicepresidente nazionale Duccio Baglioni, ai componenti del Comitato Nazionale Katia Senesi, Stefano Archinà e Nicola Cavaccini, il presidente del CRA (Comitato Regionale Arbitri) Sicilia, Cristina Anastasi, il vicepresidente Antonino Sciabarrà e numerosi presidenti sezionali provenienti da diverse parti dell’isola.
“Abbiamo dovuto attendere circa un anno, prima di ottenere il visto alla concessione della nuova sede da parte degli organi competenti – ha spiegato commosso il presidente Di Giovanni – una nuova casa per gli arbitri della sezione acese”.
“L’evento ha suscitato in me un bellissimo effetto – ha affermato Duccio Baglioni, vicepresidente nazionale AIA – nei nuovi locali si vede l’impegno, la passione e la voglia di un gruppo di ragazzi che si sono fatti carico di ristrutturare un ambiente così grande. Soprattutto, mi ha fatto immenso piacere vedere tanti giovani, tra i quali, ragazzi di quattordici anni, accompagnati da chi, come Pietro Nicolosi, ha sulle spalle, non solo gli anni, ma la storia dell’intera sezione vissuta con grande passione”.
Presente da cinquat’anni in territorio acese, la sezione di Acireale rappresenta per i tanti giovani dell’hinterland ionico etneo, interessati all’arbitraggio, un valido punto di riferimento. L’accoglienza, la disponibilità, la correttezza i pilastri di un direttivo che mette a proprio agio gli associati aiutandoli nel loro percorso di crescita sportiva e umana.
“Non ho mai visto una Sezione così ben organizzata, grande e accogliente – spiega Stefano Archinà, del Comitato Nazionale Arbitri –, espressione di una dirigenza che ha a cuore il percorso dei giovani. Sarebbe auspicabile che al Sud ci fossero più sezioni come questa”.
“Il Comitato Nazionale – aggiunge Nicola Cavaccini – ha messo al centro le Sezioni e con esse i presidenti di sezione, perché crediamo che è dal basso che si debba partire perché i giovani, che le sezioni ospitano e formano, sono i prossimi arbitri e i prossimi dirigenti. Da qui, per salire fino alla massima serie”.
Particolare attenzione, nel corso della serata, è stata posta nei confronti del tema della violenza sugli arbitri, specie sui campi dilettantistici, che, spesso, vede i direttori di gara soggetti a insulti verbali e violenze fisiche dentro e fuori dal terreno di gioco. Altro argomento attenzionato la diffusione dell’attività arbitrale tra le donne, per la quale è necessario abbattere ogni discriminazione di genere.
“L’arbitraggio femminile non è un mondo distante dalle donne – ha spiegato Katia Senesi –. Il calcio, infatti, è uno sport che si sta aprendo alle ragazze in maniera molto importante e anche se c’è chi non ha mai giocato a calcio noi sopperiamo alla mancanza di esperienza sul campo, offrendo una formazione dedicata. Quante volessero intraprendere questa esperienza – aggiunge –, caratterizzata da bellissime prospettive, pertanto, sono le benvenute”.
Un rinfresco, a fine serata, ha allietato i presenti che si sono dati appuntamento, prossimamente, in occasione dei festeggiamenti, in fase organizzativa, del cinquantesimo anniversario (1973-2023) di fondazione della Sezione AIA di Acireale.
Rosalba Azzarelli