Nella sala consiliare “Rosario Livatino” del Comune di Sant’Alfio è stato celebrato e assegnato il prestigioso “Premio Sant’Alfio Fonte di Pace”, giunto alla XV edizione. Ad aprire la giornata i saluti del Sindaco, dott. Giuseppe Maria Nicotra, affiancato dagli assessori Alfio Nicolosi e Laura Leonardi, presenti diverse autorità locali fra cui il dirigente scolastico del Liceo classico “Michele Amari” di Giarre, prof. Giovanni Lutri, e la Presidente del Club per l’Unesco di Acireale, prof.ssa Nellina Ardizzone organizzatrice del Premio. La prof.ssa Ardizzone, si è soffermata sulla valenza e l’importanza del riconoscimento, incoraggiando tutti gli abitanti nel nostro territorio ad affermare i valori della pace e diffondere la cultura e la salvaguardi della natura.
La Presidente ha consegnato i riconoscimenti “edizione 2023” ai premiati: per la Stazione dei Carabinieri di Sant’Alfio ha ritirato il premio il Luogotenente Salvatore Toscano; è stato premiato il Brigadiere Davide Corvaglia che, da ben 25 anni, presta servizio alla caserma dei Carabinieri di Sant’ Alfio e, per un lungo periodo, ha affiancato il Tenente dott. Alfio Polisano, già comandante della stazione locale santalfiese e con vivi ricordi ha presenziato la cerimonia di consegna del Premio. Si ricorda la sua attenta e capillare sorveglianza sul territorio, senza mai trascurare la visita perlustrativa giornaliera alla vetusta pianta del “Castagno dei Cento Cavalli”. Il Brigadiere Corvaglia ha ricordato, con orgoglio personale, quando “nell’anno 2001, il Comando Generale dell’Arma di Carabinieri illustrava il nostro Castagno, inserito a pieno titolo tra i 20 alberi che sarebbero stati nominati da lì a poco monumenti naturali. La successione delle illustrazioni non seguiva il tradizionale ordine geografico, da Nord a Sud, bensì un ordine cronologico di anzianità, ed il Castagno dei Cento Cavalli era, in assoluto, il primo fra tutti”.
La cerimonia è proseguita con l’assegnazione di targhe alla Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto (ha ritirato il premio il dott. Fabrizio Paternoster) e all’Associazione Marionettistica Fratelli Napoli (ha ritirato il premio il dott. Fiorenzo Napoli).
Il comandante della caserma di Sant’Alfio, Luogotenente Toscano, si è detto grato nel ricevere l’onorificenza “per la solerzia e la sorveglianza quotidianamente rivolte alla salvaguardia di tutti gli abitanti del territorio del Comune di Sant’Alfio e dei Comuni limitrofi, si è sempre prodigato per la custodia dei beni naturali e monumentali nel nobile spirito dell’Unesco”. Palese e profonda è stata la commozione del Brigadiere Davide Corvaglia nel ricevere il premio Castagno dei Cento Cavalli “Messaggero Fonte di Pace” sottolineando “la parola pace, intesa in tutte le sue manifestazioni… Pace per le guerre, Pace nelle Famiglie, Pace nella serenità d’ animo di ognuno di noi”.
Il Presidente dott. Paternoster ha ricordato che «la Campana è stata ideata dal sacerdote rovetano don Antonio Rossaro, per onorare i Caduti di tutte le guerre e per invocare pace e fratellanza fra i popoli del mondo intero. La Campana, che è la più grande del mondo, è stata benedetta a Roma in Piazza San Pietro dal Santo Padre Paolo VI e collocata sul Colle di Miravalle. Da oltre ottant’ anni, la Campana dei Caduti, fa udire ogni sera i suoi rintocchi per celebrare i Caduti di tutto il mondo, senza distinzione di fede o di nazionalità e per rivolgere un severo monito ai viventi: “Non più guerra!”».
La marionettistica dei Fratelli Napoli rappresenta la più significativa realtà del tradizionale teatro dei pupi in stile catanese, fondata a Catania da Gaetano Napoli, ed è giunta oggi, senza interruzione di attività, alla sua quinta generazione. Tutti i componenti della Famiglia Napoli prendono parte alla messa in scena degli spettacoli, ciascuno secondo il ruolo che gli è più congeniale, fra quelli tipici dell‘opera catanese.
Ha concluso la prof.ssa Nellina Ardizzone, ricordando che «le tante edizioni trascorse con l’assegnazione del prestigioso Premio “Sant Alfio Fonte di Pace”, ha certamente offerto una notevole risonanza al vetusto Castagno dei Cento Cavalli».
Anna Fichera