Commissione ospedale di Mascali, Cardillo e Tropea: “Non accettiamo lezioni dal consigliere Musumeci”

“Non accettiamo lezioni dal consigliere comunale Raffaele Musumeci”. Si apre così la dura replica dei consiglieri comunali di Mascali Giuseppe Cardillo, capogruppo di Amore per Mascali, e Rosario Tropea, capogruppo di Progetto Sicilia dopo l’annunciato esposto del consigliere comunale di Giarre, Raffaele Musumeci, in seguito all’istituzione a Mascali della Commissione straordinaria sull’ospedale di Giarre.

“Siamo assolutamente sbigottiti – dichiarano Cardillo e Tropea – dall’annunciato esposto del consigliere comunale giarrese che, evidentemente, tenta, vanamente, di fare le pulci ad una deliberazione consiliare che, al di là di ogni ragionevole dubbio, mira a porre all’attenzione dell’agenda politica del comprensorio l’esigenza di avere a Giarre un ospedale al massimo delle sue potenzialità. Ma, evidentemente, per alcuni le polemiche e le diatribe, anche sterili, vanno anteposte ai tentativi di dare una soluzione ai problemi atavici della cittadinanza”.

I consiglieri comunali entrano poi nel merito delle contestazioni mosse dal consigliere comunale giarrese. “Il Musumeci – proseguono – contesta un tentativo di ingerenza del consiglio comunale mascalese nell’attività dell’ospedale. Misconosce, così, in maniera maldestra, che l’incipit alla valida iniziativa è stato dato da una riunione dei presidenti dei Consigli comunali dei Comuni interessati, in primis quello di Giarre. Inoltre, i consigli comunali hanno, quale prerogativa primaria, il potere di indirizzo ai sindaci. E questo è quanto volevano e vogliono fare: sensibilizzare le amministrazioni a vigilare e attivarsi per la salvaguardia dell’ospedale nella sua massima potenzialità, facendo sentire, nel contempo, la loro vicinanza a queste”.

Secondo Giuseppe Cardillo e Rosario Tropea sarebbe Musumeci ad aver compiuto un maldestro tentativo di ingerenza. “Musumeci non ha nessun titolo per proferire giudizi di legittimità, quasi anatemi, nei fatti e nei procedimenti amministrativi del comune di Mascali, a lui assolutamente estranei. Se proprio vuole – spiegano ancora i consiglieri comunali di Mascali – rappresenti le sue opinioni nel Consiglio comunale di Giarre. La sua sortita, inoltre, è in stridente contrasto con quanto dichiarato e messo a verbale dal capo della sua amministrazione, il sindaco di Giarre, in occasione dell’assemblea intercomunale che ha deliberato l’iniziativa per la costituzione delle commissioni consiliari. Appare – proseguono – quanto mai desueto e paradossale che esso pontifichi criticando scelte del capo della sua amministrazione, salvo che esso non fuoriesca, per coerenza, dalla maggioranza. Inoltre – contestano Cardillo e Tropea – la sua posizione di dipendente dell’ospedale, consigliava, a parere dei sottoscritti, una maggiore prudenza, anche in ordine a latenti incompatibilità o quanto meno a presupposta mancanza di serenità di giudizio”.

I consiglieri comunali di Mascali intervengono infine sulle accuse di danno erariale. “Non si può non evidenziare – proseguono Cardillo e Tropea – lo scarso pregio delle affermazioni del Musumeci, circa l’irregolarità contabile della delibera. La delibera del Consiglio comunale di Mascali non comporta impegno di spesa perché i Consiglieri che ne fanno parte rinunciano a qualunque gettone di presenza e a qualunque tipo di rimborso, argomenti, peraltro, per i quali lei non è titolato a darci alcuna lezione. Ci aspettiamo – concludono – una chiara presa di posizione del sindaco Leo Cantarella che stigmatizzi le dichiarazioni del Musumeci, contrastanti in toto con quanto sostenuto dal primo cittadino giarrese, nell’assemblea dei presidenti dei Consigli comunali di Giarre, Mascali, Riposto, Linguaglossa, S. Alfio, Milo, Castiglione di Sicilia, Piedimonte Etneo e Fiumefreddo di Sicilia”.